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Sanità, numero unico 116-117: oltre duemila chiamate nei primi giorni.

. Lanzarin: “Risposta concreta ai bisogni dei cittadini”

Sanità, numero unico 116-117: oltre duemila chiamate nei primi giorni.

VENEZIA – Il nuovo numero unico per le cure mediche non urgenti ha già preso il volo. A pochi giorni dall’attivazione, avvenuta giovedì 24 luglio, il 116-117 ha gestito oltre 2.000 chiamate, dimostrando una domanda diffusa di assistenza sanitaria fuori dall’emergenza e confermando la validità dell’impianto organizzativo costruito attorno al nuovo servizio.

In pochi giorni sono state gestite oltre duemila chiamate, un risultato che dimostra come il 116-117 risponda concretamente a un bisogno diffuso e urgente di assistenza non emergenziale”, ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, tracciando un primo bilancio positivo del servizio. Operativo 24 ore su 24 dalla centrale di Mestre, in Piazzale Giustiniani, il nuovo numero fornisce assistenza medica non urgente, informazioni sui servizi sanitari regionali e mette in collegamento con le case della comunità e con la continuità assistenziale, offrendo anche supporto socio-sanitario per utenti fragili, disabili e non autosufficienti.

I dati raccolti nei primi giorni confermano la centralità del servizio: l’87% delle chiamate ha riguardato bisogni sanitari, il 12% richieste di tipo informativo, e l’1% bisogni socio-sanitari. “Il servizio svolge un ruolo cruciale nel filtro e nell’instradamento corretto delle richieste”, ha evidenziato Lanzarin, sottolineando anche l’efficienza nella gestione delle chiamate: il tempo medio di attesa è stato di 12 secondi il 24 luglio, salito a 1 minuto il giorno successivo, con un picco di 3 minuti e 26 secondi il 26 luglio dovuto all’incremento dei contatti. “Nonostante alcune chiamate vengano abbandonate durante il messaggio di benvenuto – ha ammesso l’assessore – il servizio si conferma un punto di riferimento affidabile e accessibile”.

L’assessore ha poi rimarcato il valore strategico del 116-117 per la sanità territoriale, parlando di un vero e proprio “salto di qualità”. “Questo servizio crea un canale unico e coordinato che integra medici, operatori e servizi sociali, facilitando l’accesso alle cure e l’attivazione di percorsi personalizzati”, ha spiegato Lanzarin, ricordando anche l’importanza della sperimentazione avviata nel distretto di Bassano del Grappa, che ha fornito le basi per l’estensione del progetto all’intera Ulss 3 Serenissima.

Lo sguardo ora è rivolto al futuro, con l’obiettivo di estendere il servizio a tutta la regione entro giugno 2026. Per allora, ha concluso Lanzarin, sarà attiva anche una seconda centrale a Vicenza, pronta ad affiancare quella veneziana e a consolidare l’assetto operativo del 116-117 nel Veneto.

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