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AGRICOLTURA
05.08.2025 - 16:49
VENEZIA - – La campagna bieticola 2025 si apre con preoccupazioni crescenti: le coltivazioni di barbabietola da zucchero sono messe sotto attacco da insetti proliferati a causa delle temperature elevate, aggravando le difficoltà di un comparto già segnato da anni difficili. A lanciare l’allarme è Luigi Maccaferri, presidente di Coprob - Italia Zuccheri, unica filiera nazionale del settore.
Dopo un 2024 segnato da condizioni climatiche sfavorevoli, l’inizio della raccolta delle barbabietole presso lo stabilimento di Minerbio — e a breve anche in quello di Pontelongo — porta con sé aspettative di rilancio. Le bietole provenienti da Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Lombardia, Friuli e Piemonte appaiono mediamente sane, ma l’emergenza fitosanitaria è tutt’altro che sotto controllo.
A preoccupare sono due insetti: il Lisso, comparso solo recentemente, e la Spodoptera, che si sta dimostrando particolarmente aggressiva. L’attacco di questi parassiti ha già compromesso diverse colture nel Veneto e minaccia di estendersi rapidamente ad altri comprensori bieticoli. Gli interventi fitosanitari effettuati hanno ottenuto risultati limitati a causa delle temperature elevate, che ne hanno ridotto l’efficacia.
Maccaferri ha puntato il dito contro il quadro normativo europeo, denunciando la mancanza di strumenti efficaci per contrastare tali emergenze:
“Negli ultimi 20 anni sono stati eliminati ben 53 principi attivi autorizzati sulle bietole a livello europeo, senza valide alternative. Questo è insostenibile per la nostra produzione."
Il presidente ha inoltre criticato gli accordi commerciali con paesi come Mercosur e Ucraina, che consentono l’importazione di zucchero senza dazi da nazioni che utilizzano fitofarmaci vietati nell’UE:
“Questi paesi non rispettano i nostri standard di sicurezza né per i produttori né per i consumatori. La nostra agricoltura è penalizzata da una politica europea che sembra più ideologica che pragmatica.”
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