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Contributo di accesso a Venezia: chiusa la prima fase sperimentale

Oltre 720mila pagamenti, 5,4 milioni di euro incassati e sistema digitale al 100% operativo

Contributo di accesso a Venezia: chiusa la prima fase sperimentale

VENEZIA - Si è conclusa il 27 luglio la prima parte della fase sperimentale del Contributo di Accesso alla Città antica, applicata per 54 giornate tra aprile e luglio 2025. I dati preliminari confermano un sistema maturo e stabile, capace di rispondere agli obiettivi di regolazione dei flussi turistici e di equità tra visitatori giornalieri e pernottanti.

Durante il periodo di applicazione sono stati emessi 723.497 titoli di pagamento, di cui 704.467 attraverso la piattaforma elettronica (pari a 260.494 ordini) e 19.030 tramite convenzioni esterne.
L’incasso complessivo ha raggiunto i 5.421.425 euro, quasi il doppio rispetto al 2024, quando, in 29 giornate, si registrarono 485.062 pagamenti per un totale di 2,4 milioni di euro.

Il picco massimo è stato registrato venerdì 2 maggio con 24.951 voucher acquistati, mentre la giornata meno frequentata è risultata venerdì 4 luglio con 8.689 transazioni.
La media giornaliera dei pagamenti è di 13.046, in lieve calo rispetto al 2024 (16.676), ma coerente con l’andamento nazionale dei flussi turistici.

L’introduzione del venerdì ha dato risultati incoraggianti, con una media di 12.267 pagamenti, simile alla domenica (12.237) e inferiore al solo sabato (14.997).
Il 65% dei pagamenti è avvenuto tramite il portale cda.ve.it, seguito dalle biglietterie Vela (22,5%) e da altri canali online (6%).
Ben il 51% degli utenti ha optato per la tariffa agevolata da 5 euro, usufruendo dell’incentivo per la prenotazione anticipata.

Tra le esenzioni più frequenti:

  • 36.639 ospiti di strutture ricettive al giorno,

  • 4.463 lavoratori,

  • 3.119 proprietari di seconde case,

  • oltre 1.000 inquilini e 1.600 invitati da residenti.

La semplificazione introdotta nel 2025, che esenta studenti e residenti veneti dalla richiesta del QR code, ha ridotto significativamente le procedure burocratiche.

L’Amministrazione ha rafforzato le attività di controllo, impiegando 140 operatori al giorno tra steward, agenti e verificatori. Sono stati effettuati oltre 445.000 controlli sui QR code, con l’emissione di circa 2.500 verbali tra sanzioni e richieste di integrazioni.

Il portale elettronico ha garantito il 100% di disponibilità. L’assistente virtuale RIVO, basato su intelligenza artificiale e multilingua, ha gestito oltre 7.500 interazioni, alleggerendo il lavoro del Contact Center, che ha evaso oltre 8.000 chiamate.
Le richieste di rimborso o convenzioni sono state contenute, circa 2.000 in tutto.

L’andamento del CdA si inserisce in un contesto nazionale che mostra un leggero calo delle presenze turistiche, confermato anche dai dati dell’Ufficio Statistico Regionale. Tuttavia, la sperimentazione veneziana ha evidenziato un incremento della compliance e una crescente familiarità del pubblico con lo strumento.

La collaborazione con il CISET (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica) proseguirà anche nei mesi successivi per affinare il sistema in vista del 2026.

“L’obiettivo resta duplice: garantire equità tra visitatori giornalieri e pernottanti, e destinare le risorse raccolte a vantaggio della cittadinanza – sottolinea l’Amministrazione –. Al netto dei costi di gestione, almeno 1,5 milioni di euro sono stati già destinati alla riduzione della TARI, contribuendo al contenimento della tariffa rifiuti”.

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