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IL CASO

Il parco dei diritti dimenticati

Genitori arrabbiati per il degrado all’Isola dell’Unione

Il parco dei diritti dimenticati

CHIOGGIA -  Nel cuore dell’Isola dell’Unione, il cosiddetto “Parco dei diritti dei bambini” è diventato motivo di frustrazione per molte famiglie. Un tempo simbolo di inclusività e gioco, oggi il parco è teatro di disservizi e degrado, con strutture assenti, giochi inadeguati e una presenza opprimente di zanzare.

“Il pomeriggio al parco dovrebbe essere un piacere, non una sfida - afferma con tono pungente Eliana Ardizzon, madre e voce attiva nella comunità che ha scritto un lungo post sul proprio profilo Facebook - . Avevamo quattro altalene, ora non ne è rimasta nemmeno una. C’è solo uno scivolo, adatto a bimbi piccolissimi, e ottenuto solo dopo anni di richieste. Il resto? Un parco sensoriale infestato dagli insetti, con giostrine vecchie e pericolose”.

Al centro della polemica anche l’area dell’ex pista di atletica, ancora oggi inaccessibile a causa della presenza di alcune reti che ne bloccano l’ingresso. Le famiglie chiedono a gran voce una riconversione di quello spazio per trasformarlo in una zona ricreativa con alberi, panchine, tavolini e magari qualche rete per poter giocare a pallavolo.

Una proposta per trasformarlo, quindi, in luogo di ritrovo per giovani e adulti. La domanda che molti si pongono è sempre la stessa: E' giusto che un parco pubblico, pensato per la collettività, resti a beneficio di pochi bambini iscritti ad attività sportive a pagamento?

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