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IL CASO

Val da Rio: “fermate i lavori”

L’area contaminata da amianto: sindacati e politica chiedono lo stop immediato

Val da Rio: “fermate i lavori”

Il sindaco promette controlli e spiega il piano di messa in sicurezza con un “sarcofago” entro l’anno

CHIOGGIA – Movimentazioni della discarica di Val da Rio contaminata da amianto, dopo la interrogazione del consigliere del Pd Lucio Tiozzo Fasolo arriva anche la presa di posizione delle organizzazioni sindacali: “Preoccupati per la salute di residenti e lavoratori”. Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel, in una nota congiunta, hanno espresso le loro perplessità sui lavori attualmente in corso nell’area a ridosso del quartiere di Borgo San Giovanni.

Esprimiamo – si legge nella nota – forte preoccupazione per il possibile rischio di contaminazione da fibre di amianto nel cantiere Veritas dell’Ecocentro e della Stazione di Travaso di Chioggia, a causa della vicinanza con il cantiere della bonifica della ex discarica. Veritas, in via cautelativa, ha già messo in atto alcune misure preventive per la sicurezza dei lavoratori, e ha inoltre formalmente diffidato la ditta incaricata della bonifica dal proseguire i lavori, fino a quando non sarà accertato, con verifiche tecniche e ambientali, che non sussiste alcun rischio legato alla presenza di amianto nell’aria.

Come Organizzazioni Sindacali, abbiamo richiesto un intervento immediato da parte di Arpav e Spsal, perché vengano eseguiti rilievi ambientali accurati e siano fornite garanzie chiare sul rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Riteniamo inaccettabile che possano sussistere anche solo dubbi su un potenziale rischio di esposizione all’amianto. È fondamentale che ogni lavoratore operi in un ambiente sicuro, con tutte le tutele previste dalla legge. Ci rivolgiamo anche al Sindaco di Chioggia perché nel suo ruolo di autorità sanitaria locale tuteli i lavoratori che operano nel suo territorio e soprattutto la cittadinanza. Chiediamo massima trasparenza, tempestività nelle verifiche e un’informazione costante ai lavoratori, che devono essere pienamente consapevoli della situazione e tutelati in ogni fase”.

Ai sindacati si era unito anche il consigliere regionale e comunale del Pd Jonatan Montanariello. “Armelao fermi immediatamente i lavori nella ex discarica di Val da Rio - ha affermato il consigliere Dem -. Sui lavori in corso con movimentazione del terreno presso l'ex discarica di Val da Rio è indispensabile uno stop immediato da parte del sindaco. La presenza in loco di amianto, confermata dalla stessa amministrazione, impone infatti un intervento a tutela della salute pubblica. Nel frattempo mi sto attivando con i direttori di Ulss 3 e Arpav per chiedere un diretto interessamento nella vicenda. Non c'è tempo da perdere”.

Il sindaco Mauro Armelao ha risposto subito all’appello: “Andrò a verificare di persona la situazione al fine di informare immediatamente il commissario nazionale alle bonifiche qualora vi sia anche solo un minimo pericolo per chiunque. In questi giorni, infatti, ci sono dei mezzi in movimento nella zona della ex discarica di Val da Rio. Purtroppo come ho avuto modo già di dire durante un consiglio comunale, l’amianto ritrovato sotto terra è praticamente sparpagliato ovunque quindi i costi delle bonifica avrebbero superato di gran lunga i milioni messi in preventivo. L’Europa chiede all’Italia la bonifica o la messa in sicurezza entro il 2025. Per questo motivo, in questa discarica, si procederà alla messa in sicurezza creando il cosiddetto “sarcofago”.

Quindi i mezzi in funzione stanno livellando tutta la zona. Stanno lavorando, gli operai, adottando tutte le accortezze necessarie, bagnando la zona interessata per diminuire a zero la possibilità di creare polvere”.

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