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TURISMO

Riva Vena tra movida e proteste

I residenti si organizzano in un comitato e chiedono al sindaco interventi per il rispetto del riposo serale

Riva Vena tra movida e proteste

Gli organizzatori e le associazioni puntano sul dialogo per conciliare lavoro e tranquillità

CHIOGGIA –  C’era una volta la guerra dei rumori sul lungomare Adriatico, sul litorale e in centro a Sottomarina. Residenti e albergatori che chiedevano il rispetto degli orari durante gli eventi estivi per dare la possibilità del giusto riposo a chi aveva casa o stanza a ridosso del centro. Ora la guerra dei rumori si è spostata in centro storico a Chioggia e in particolare lungo riva Vena dove, negli ultimi anni, l’apertura di numerosi bacari ha portato di sera centinaia di turisti e residenti nella zona. Da area da rivitalizzare e piena di serrande chiuse a punto centrale della movida estiva e invernale della città.

La metamorfosi di riva Vena, forse, ha preso in contropiede anche gli stessi residenti che, nelle ultime settimane, si sono uniti in un comitato per far valere i propri diritti e, proprio martedì, hanno un incontro con il sindaco Mauro Armelao per chiedere interventi che possano garantire il rispetto degli orari di riposo.

Nel frattempo il Comitato ha anche aperto un gruppo Facebook molto seguito, chiamato “Comitato residenti centro storico di Chioggia” dove, negli ultimi giorni, nei commenti ci sono state vere e proprie scaramucce tra gli stessi abitanti e gli organizzatori di “Candlenight”, l’iniziativa serale di venerdì scorso con musica, piccoli spettacoli di ballo e tutti i bacari a lume di candela. Un bel colpo d’occhio che ha portato in riva Vena tantissime persone.

Due le critiche mosse dai residenti: i fuochi d’artificio a mezzanotte davanti al municipio e alcuni spettacoli di danza nei bacari scambiati per “iniziative da balera” che invece duravano solo pochi minuti ed erano itineranti lungo tutta riva Vena. I fuochi d’artificio, però, tanto criticati, non erano previsti nella scaletta dell’evento, ma si è trattato di una iniziativa privata operata da ignoti. La polemica sui rumori e su cosa si può e non può fare in centro storico, è però più accesa che mai: “L’iniziativa candlenight – è intervenuto sul post l’organizzatore della serata Gianni Nardo - era pensata proprio per portare degli eventi gradevoli e coinvolgenti senza recare disturbo. Per questo la musica finisce prima delle 23 e sempre con volumi, come documentato dal video, talmente contenuti da essere a volte neppure udibili a pochi metri di distanza. Qualsiasi iniziativa può creare dei disagi, ma una città è la somma degli interessi di tutti: abitanti, imprenditori e lavoratori dello spettacolo. Candlenight vuole essere questo.

Un’iniziativa che rispetta tutti e da valore alla città. Sarò felice di organizzare un incontro con voi e l’associazione di Riva Vena e le associazioni di categoria. Perchè sono convinto che dal dialogo nascano cose migliori”. Dello stesso avviso anche Roberta Gandolfo di Confesercenti Chioggia – Rovigo: “Credo che la questione ci stia sfuggendo un po’ di mano. Leggo ultimamente molte critiche, dietro una tastiera, molti attacchi senza proposte propositive. Vorrei inoltre ricordare che siamo una città turistica e riva Vena, non finirò mai di ringraziare gli imprenditori che hanno investito e che hanno creato posti di lavoro, è stata rivitalizzata, valorizzando uno scorcio della nostra città. Ci siamo dimenticati riva Vena con serrande arrugginite abbandonate? Ci sono delle regole e vanno assolutamente rispettate ma non è che postando sui social si risolva qualcosa. Alle 22.45 la manifestazione era conclusa proprio nel rispetto dei residenti, anche se era ancora pieno di turisti che passeggiavano”.

Chissà se gli incontri di domani e dei prossimi giorni riusciranno a portare la calma.


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