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Veneto
13.08.2025 - 11:42
Foto Didier Descouens
VENEZIA - La Regione Veneto investe 25,6 milioni di euro in un pacchetto di interventi idraulici che coniuga sicurezza del territorio e tutela ambientale nella Laguna di Venezia. A presentare il progetto è l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Energia e Legge speciale per Venezia, Roberto Marcato, sottolineando come le opere, attuate dai Consorzi di Bonifica, testimonino l’attenzione dell’amministrazione verso la protezione dell’ambiente in un periodo caratterizzato dagli effetti evidenti del cambiamento climatico.
Gli interventi rientrano nel Bacino Scolante della Laguna e fanno parte dell’Accordo per la coesione firmato nel 2023 tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Luca Zaia, finanziati tramite il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC). Il primo progetto riguarda il completamento del nuovo collettore Carpanedo-Sabbioni a sud di Padova, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza idraulica del bacino Pratiarcati riducendo i livelli di piena lungo lo scolo Mediano e salvaguardando l’area da allagamenti, ottimizzando allo stesso tempo il prelievo idrico e contribuendo al disinquinamento della laguna. L’opera, del valore complessivo di oltre 9,3 milioni di euro, è di competenza del Consorzio di Bonifica Bacchiglione.
Il secondo intervento riguarda il fiume Marzenego e prevede la realizzazione del secondo stralcio delle casse di espansione e laminazione. Con un investimento di 6,5 milioni di euro, interamente coperto dall’FSC, il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive ridurrà le portate massime del fiume e il rischio di allagamenti, contribuendo anche all’abbattimento dei nutrienti immessi nella Laguna di Venezia.
Infine, il terzo intervento riguarda la trasformazione irrigua nell’area in sinistra idrografica del fiume Brenta nei comuni vicentini di Cassola, Rosà, Rossano Veneto e Tezze sul Brenta. Affidato al Consorzio di Bonifica Brenta, l’intervento da 9,75 milioni di euro prevede la conversione del sistema di irrigazione a gravità in un moderno sistema a pioggia, migliorando l’efficienza idrica e contribuendo alla riduzione dei carichi inquinanti di azoto e fosforo nei suoli e nelle falde.
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