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AMBIENTE
16.08.2025 - 16:35
Il consigliere regionale Dolfin sulle polemiche: “Meglio informarsi prima di creare allarmismi”
CHIOGGIA – Lavori alla discarica di Val da Rio: nessun problema per i residenti del quartiere di Borgo San Giovanni e per i lavoratori in servizio attualmente nell’area. Lo assicura il sindaco Mauro Armelao, recatosi sul posto per delle verifiche. Nei giorni scorsi gran parte del mondo politico era intervenuto sulla questione, dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin ai consiglieri del Partito Democratico che, dopo aver visto i mezzi lavorare sull’area contaminata dall’eternit, si erano preoccupati per le possibili conseguenze sulla salute pubblica:
“Voglio tranquillizzare cittadini e lavoratori: i lavori di messa in sicurezza della discarica di Val da Rio, chiusa dal 1984, si stanno svolgendo in piena sicurezza, sotto il controllo costante di Spisal, Arpav e del Commissario nazionale alle bonifiche – commenta il primo cittadino - Lunedì scorso ho partecipato a un sopralluogo con Arpav, insieme al consigliere regionale Marco Dolfin. Attualmente i lavori sono sospesi e riprenderanno regolarmente il 25 agosto. Seguo la situazione passo dopo passo, senza mai abbassare la guardia. Quello che però mi sorprende è vedere certi avvoltoi politici, che pur di racimolare qualche voto per le regionali, creano inutili allarmismi tra la popolazione. Primo fra tutti Lucio Tiozzo, sindaco dal 1988 al 1991 e per ben 15 anni consigliere regionale in Veneto. Le precauzioni, certo, non sono mai troppe, ma la discarica è monitorata minuziosamente. Entro il 5 dicembre 2025 i lavori saranno completati. Ricordo inoltre che, dal 2014, lo Stato italiano paga 400mila euro l’anno di sanzioni all’Europa proprio per questa vicenda. A Chioggia serve verità, non propaganda. E io continuerò a lavorare con serietà e trasparenza, per garantire la sicurezza di tutti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale della Lega Marco Dolfin: “Mi fa piacere che il tema interessi a molti, specie a chi, in passato, a vario titolo e ruolo, doveva fare qualcosa, ma purtroppo ha fatto poco o nulla e adesso si diverte a stracciarsi le vesti. Bisognerebbe ponderare le dichiarazioni e capire lo stato dei fatti, chiedendo magari prima agli Enti competenti le informazioni del caso. In primis cercando di capire il contesto e le criticità visto che stiamo parlando di un’ex discarica per rifiuti solidi urbani dismessa nel 1984, inserita fra i siti oggetto di procedura d’infrazione europea: una delle 9 discariche presenti in Regione Veneto. Attualmente sono in corso le operazioni di messa in sicurezza consentendo il recupero e la riqualificazione dell’area garantendo al contempo la massima tutela per l’ambiente e la salute pubblica e non si evidenziano criticità o pericoli. Prima di creare allarmismi sarebbe doveroso informarsi”.
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