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Venezia

Emily in Paris conquista Venezia

Riprese fino al 25 agosto tra San Marco, Rialto e Accademia. Nel cast Collins, Park, Forman e Franceschini.

Emily in Paris conquista Venezia: dal Canal Grande all’hotel Danieli, il set che fa sognare (e discutere)

All’alba, quando Piazza San Marco è ancora un respiro sospeso e il Ponte dei Sospiri riflette una luce lattiginosa, un taxi acqueo battezzato “Benedetta” scivola via. A bordo, Lily Collins e compagni: è il nuovo capitolo di Emily in Paris che approda a Venezia per dieci giorni di riprese, dopo la tappa romana. Silenzio assoluto sui social dei protagonisti, entusiasmo (e ironia) sulle rive: la macchina Netflix accende i riflettori sulla laguna, tra cartoline da sogno e un dibattito che riaffiora sui cliché.

Ieri, 16 agosto, primo ciak alle 7: San Marco sonnecchia, l’inquadratura corre sotto il Ponte dei Sospiri, poi rotta lungo il Canal Grande. La scena si ripete come un mantra: San Marco, Accademia, Rialto davanti al Fondaco dei Tedeschi e giù fino all’Erbaria, snodo della movida giovane. Caldo e afa da sabato ferragostano, ma la produzione non rallenta.

Abito bianco a pois per Lily Collins, eterea Emily Cooper; mini giallo canarino per Ashley Park, la Mindy Chen più brillante della serie. Accanto a loro i “fidanzati” di finzione: Paul Forman, Nicolas de Leon sullo schermo (compagno di Park anche nella vita reale), ed Eugenio Franceschini, veronese di nascita e romano d’adozione, qui nei panni di Marcello Muratori, figlio della proprietaria di una nota azienda di abbigliamento che sta facendo scoprire l’Italia alla protagonista. Il plot della quinta stagione? A giudicare dal set, non cambia la formula: moda, romanticismo e un tocco di ironico cliché.

Il set sull’acqua resta “aperto”, a terra la security fa il resto: distanze rispettate e, alla prima discesa dal taxi, gli attori si riparano sotto una tenda-gazebo nera con ventilatori per rinfrescare trucco e parrucco. Intorno, la città scorre: operatori Veritas con i barconi al mercato, spritz a Erbaria e in campo Bella Vienna, file alla fontana di San Giacometto, un via vai di selfie sul ponte. “Dad, it’s Emily, can we stop?”, implora un’adolescente americana. Poco più in là, una coppia parigina tira il fiato: “Che meraviglia, finalmente ce ne siamo liberati”. Oltralpe, del resto, i cliché della serie sono stati a lungo un bersaglio polemico.

Sul lato Accademia barche stipate di cavi, mentre il Conservatorio Benedetto Marcello ospita il catering. All’Accademia si gira, eccome: il 16 agosto un incaricato della produzione ha fatto firmare un documento al gondoliere dello stazio — non disclosure agreement o semplice contratto per un tour in gondola? La discrezione resta la parola d’ordine. Nel team si notano le t-shirt “Lanza & Baucina”, la società di eventi londinese di Antonio Licata di Baucina con Riccardo e Aleramo Lanza, già regista del matrimonio veneziano di Jeff Bezos e Lauren Sanchez a giugno e, quasi undici anni fa, di quello fra George Clooney e Amal Alamuddin. Segno che la logistica è da grandi occasioni. 

Domenica di riposo, poi il set entra nel dedalo: Santa Maria dei Miracoli, Santi Giovanni e Paolo, San Canzian e un pit stop a San Francesco della Vigna. Finale annunciato il 25 agosto all’hotel Danieli, icona alberghiera che promette una scena da cartolina. I fan sperano in un segnale social di Lily Collins e del cast: per ora, silenzio.

La produzione cerca 500 comparse “di bell’aspetto, atletiche” e, soprattutto, con taglia 38-42. Una richiesta che punta a un’estetica molto precisa e che, inevitabilmente, può accendere il confronto sul tema della rappresentazione dei corpi, mentre la serie continua a vendere un immaginario scintillante e super fashion.



Emily in Paris conosce bene la potenza delle location. Venezia è un moltiplicatore di fascino: gondole, ponti, pietra d’Istria e luce d’acqua. È anche una sfida narrativa: l’effetto “cartolina” è assicurato, ma la città chiede profondità oltre il déjà vu. Se l’obiettivo è far sospirare il pubblico teen di Netflix, la rotta è quella giusta; per sorprendere davvero, servirà qualche scarto in più rispetto al copione.

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