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Veneto
21.08.2025 - 11:33
VENEZIA – Il Veneto si trova a fare i conti con una nuova ondata di maltempo che ha messo in ginocchio soprattutto le province di Padova e Venezia. Piogge intense e persistenti hanno causato allagamenti diffusi, danni d’acqua e disagi alla viabilità, richiedendo un impegno straordinario delle strutture di soccorso.
“Ringrazio la Protezione Civile regionale, i Vigili del Fuoco, i volontari e i Consorzi di bonifica per il lavoro continuo e coordinato che stanno svolgendo a supporto delle comunità colpite – ha sottolineato il presidente della Regione, Luca Zaia –. La sicurezza dei cittadini rimane la priorità assoluta e continueremo a monitorare con la massima attenzione l’evolversi della situazione”.
I fenomeni hanno preso avvio nella serata di martedì 20 agosto, quando la pioggia si è abbattuta con particolare violenza sulla pianura centro-meridionale ed orientale. Nel giro di poche ore si sono registrati dati significativi: a Montegalda (Vicenza) sono caduti 32 mm di pioggia, con rovesci fino a 30 mm/h, mentre a Mira (Venezia) si sono toccati picchi di 80 mm/h.
Fin dalla notte decine di squadre dei Vigili del Fuoco sono state impegnate in stretta collaborazione con la Protezione Civile e i volontari. Solo nel Padovano si contano una sessantina di interventi nei comuni di Mestrino e Villafranca Padovana, oltre a segnalazioni di allagamenti a Rubano, Limena, Curtarolo, Piazzola sul Brenta, Padova città, Due Carrare e Maserà. Nel Veneziano le richieste sono arrivate da Mira, Mirano, Spinea e Venezia.
Con il peggiorare delle condizioni meteo nella mattinata del 21 agosto, il bilancio degli interventi è cresciuto rapidamente: oltre 50 nel solo Padovano, una trentina tra Padova e l’area termale, e una novantina nel Veneziano, in particolare nei comuni di Dolo, Pianiga, Martellago e Venezia. Complessivamente, alle 9 del mattino, erano già più di 230 le operazioni portate a termine o in corso.
Sul fronte idraulico si registrano criticità sulla rete secondaria, con l’attivazione degli scolmatori sul Serraglio e sul Marzenego e l’aumento dei livelli idrometrici nel sistema Fratta-Gorzone e Frassine. In località Valli Mocenighe, sul Fratta, è stata superata la prima soglia di guardia. Nessuna esondazione per i corsi principali, anche se la pressione sulle reti fognarie urbane rimane molto elevata. Tutte le idrovore dei Consorzi di bonifica sono state messe in funzione per garantire il deflusso delle acque verso il mare.
La situazione ha provocato disagi anche sul fronte energetico, con circa mille utenze rimaste senza corrente a Mestre per l’allagamento di tre cabine sotterranee. Sul piano dei trasporti, dalle 9 del mattino è stata interrotta la circolazione ferroviaria tra Padova e Mestre, con pesanti rallentamenti anche sulle linee Belluno–Venezia.
Secondo le previsioni ARPAV, nelle prossime ore le precipitazioni dovrebbero concentrarsi sulle aree montane, pedemontane e sull’alta pianura, con un graduale miglioramento sui settori centro-meridionali già dal pomeriggio.
“Invito tutti i cittadini – ha concluso Zaia – a limitare gli spostamenti nelle zone più colpite dagli allagamenti, anche per non intralciare le operazioni dei mezzi di soccorso. Il coordinamento costante tra Regione, Vigili del Fuoco, amministrazioni comunali e volontariato ci permette di affrontare con efficacia anche questa emergenza”.
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