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CAVARZERE

Rottanova ricorda Tullio Serafin

Domenica 31 agosto una messa in onore del grande direttore d’orchestra

Rottanova ricorda Tullio Serafin

L’iniziativa è promossa dal Circolo locale con il sostegno del Comune e delle realtà associative

ROTTANOVA (Cavarzere) – La comunità di Rottanova rinnova il proprio legame con la figura di Tullio Serafin, uno dei più grandi direttori d’orchestra del Novecento, nato proprio nella frazione cavarzerana il 1° settembre 1878. Nel paese natale del Maestro si terrà infatti la tradizionale celebrazione liturgica in suo suffragio, appuntamento che da anni accompagna il calendario culturale e religioso locale, promosso dal Circolo Tullio Serafin. L’associazione, da sempre impegnata nel custodire e diffondere la memoria del direttore d’orchestra che portò la musica italiana sui più prestigiosi palcoscenici del mondo, rinnova così il ricordo della sua figura, ma anche quello dei propri fondatori e componenti che oggi non ci sono più.

La cerimonia, fissata per domenica 31 agosto alle 10.30, si svolgerà come da tradizione nel cortile parrocchiale, a pochi metri dalla casa natale di Serafin. A rendere ancora più solenne il rito sarà la partecipazione di due realtà corali di grande prestigio, riunite per l’occasione: il Coro Polifonico della Cattedrale di Adria e il Coro Santa Cecilia della basilica della Tomba, diretti rispettivamente dai maestri Marco Finotti e Filippo Turri. La celebrazione, resa possibile grazie a una consolidata sinergia tra il Circolo Tullio Serafin, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cavarzere e le realtà associative di Rottanova, coinvolge in particolare il Comitato cittadino e la polisportiva Quadrifoglio, che da anni collaborano per garantire la riuscita dell’iniziativa.

Tullio Serafin iniziò la sua carriera giovanissimo: a meno di vent’anni debuttò come direttore ne L’elisir d’amore, firmandosi con lo pseudonimo di Alfio Sulterni, un anagramma del suo nome. Quando Arturo Toscanini lasciò la Scala per trasferirsi a New York, Serafin ne prese il posto come direttore musicale, mantenendo l’incarico dal 1909 al 1918, con una pausa tra il 1914 e il 1917 dovuta alla Prima guerra mondiale, e tornando brevemente nel 1946-1947. Nel 1924 entrò nello staff del Metropolitan di New York, dove rimase per oltre dieci anni e diresse ben 683 rappresentazioni, prima di essere nominato firettore artistico del Teatro dell’Opera di Roma.

La sua lunga carriera lo portò a incidere con grandi interpreti come Rosa Ponselle, Joan Sutherland, Maria Callas e Renata Tebaldi, dirigendo anche l’Orchestra dell’Opera di Roma nell’incisione dell’Otello con il tenore Jon Vickers nel 1960. Collaborò spesso con Ernesto Dominici e Beniamino Gigli, mantenendo rapporti di profonda amicizia. Serafin fu anche un attento scopritore di talenti: tra le sue maggiori scoperte figurò Maria Callas, mentre tra i fuoriclasse da lui più ammirati ricordava Rosa Ponselle, Enrico Caruso e Titta Ruffo.

Non trascurò mai l’innovazione, dirigendo prime rappresentazioni di opere di compositori contemporanei come Alban Berg, Paul Dukas e Benjamin Britten. Si distinse per il coraggio culturale nell’introdurre opere moderne in Italia, come il Wozzeck di Berg, rappresentato per la prima volta a Roma nel 1942. Il suo repertorio era vastissimo, comprendente 243 opere liriche, da Bellini, Rossini e Donizetti fino a compositori del XX secolo. Sebbene si dedicasse solo occasionalmente alla musica sinfonica, le sue esecuzioni furono comunque di grande qualità. Molte delle opere da lui dirette vennero trasmesse alla radio negli anni ’30 e ’40, e partecipò come interprete di se stesso al film del 1940 Ecco la radio!, dedicato alla Eiar.

Serafin fu molto apprezzato anche a Buenos Aires, dove diresse 368 spettacoli di 63 opere diverse durante nove stagioni al Teatro Colón tra il 1914 e il 1951, incluse opere rare di Alfano, Catalani, Giordano, Massenet, Montemezzi, Pacini, Monteverdi, Pizzetti, Respighi, Rimsky-Korsakov e Zandonai. Diresse anche nuove opere di compositori italiani e statunitensi come Franco Alfano, Italo Montemezzi, Deems Taylor e Howard Hanson, e nel 1913 diresse la prima rappresentazione di un’opera all’Arena di Verona, l’Aida, per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi. Dopo una carriera lunga sei decenni, che lo vide dirigere voci leggendarie da Enrico Caruso a Luciano Pavarotti, Serafin si spense a Roma nel 1968.

In caso di maltempo la messa non sarà annullata, ma verrà celebrata nella chiesa parrocchiale di Rottanova, la stessa in cui Serafin ricevette i sacramenti di iniziazione cristiana.

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