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Veneto
22.08.2025 - 18:10
VENEZIA -È stata portata in braccio dai carabinieri di Mira, mentre la sua casa era invasa dall’acqua. È il simbolo della mattina di giovedì in cui il maltempo ha colpito duramente il Veneziano, mettendo in ginocchio intere comunità e costringendo le forze dell’ordine a interventi continui per salvare vite e contenere i danni. In poche ore, tra le 3.30 e le 6.30, a Mestre sono caduti 130 millimetri di pioggia, mentre a Mira la quantità è stata superiore ai 180 millimetri, un vero e proprio record. A Dolo i millimetri accumulati in sei ore sono stati 180, a Spinea piani bassi, garage, seminterrati e scantinati sono stati sommersi, con strade trasformate in fiumi.
Case allagate, richieste d’aiuto senza sosta e tonnellate di materiali danneggiati: la furia dell’acqua ha distrutto macchine, mobili e ricordi, e la portata di pioggia caduta in due o tre ore è stata metà di quella registrata durante l’alluvione del 2007, quando Valle Averto ricevette 315 millimetri in oltre dieci ore. Nonostante la violenza della tempesta, nessun corso d’acqua è tracimato e non si sono resi necessari interventi del Suem 118 su persone ferite, ma i salvataggi sono stati decine, soprattutto per anziani e soggetti vulnerabili bloccati ai piani bassi.
A Mira, oltre alla 91enne salvata dai carabinieri, altri due anziani sono stati portati in salvo, uno dei quali era scivolato quasi dentro un corso d’acqua non riuscendo più a distinguere il margine della carreggiata dall’argine. A Spinea una donna è stata estratta da un’auto in panne intrappolata tra l’acqua alta, mentre a Mirano un disabile è stato preso dai militari e messo in sicurezza. A Mestre i carabinieri hanno soccorso una persona rimasta bloccata in un ascensore, e a Marghera un’altra donna anziana è stata portata via dalla sua abitazione sommersa.
Le tenenze e le stazioni dei carabinieri del Veneziano hanno lavorato senza sosta, controllando il territorio e rispondendo a decine di richieste di aiuto in una situazione critica ma fortunatamente senza vittime. Le immagini di case e strade trasformate in laghi improvvisati raccontano la violenza di un evento meteorologico estremo, mentre gli interventi dei militari dimostrano la prontezza e la determinazione di chi, di fronte a torrenti d’acqua improvvisi, ha messo la sicurezza delle persone al primo posto.
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