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Sette anni in fuga: catturato nel Regno Unito il pilastro di “Black Passenger”

Latitante nigeriano 51enne arrestato in Inghilterra dalla polizia

Sette anni in fuga: catturato nel Regno Unito il pilastro di “Black Passenger”

VENEZIA - Una latitanza lunga sette anni si è chiusa a 2.000 chilometri da casa. Un cittadino nigeriano di 51 anni, ritenuto uno dei pilastri di un’organizzazione che assoldava “ingoiatori” per trasportare cocaina dall’Africa all’Italia, è stato arrestato il 19 agosto in Inghilterra grazie a un’operazione congiunta della polizia italiana e dell’Interpol di Manchester. Per lui pende una condanna definitiva a sei anni e sei mesi di reclusione: ora è in attesa di estradizione verso l’Italia.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo aveva lasciato l’Italia nel maggio 2018 dall’aeroporto Marco Polo di Venezia, rendendosi irreperibile. Le indagini ne hanno tracciato i movimenti tra Hockley, il Ghana e nuovamente il Regno Unito, dove è stato localizzato e fermato. L’arresto è il risultato di un coordinamento internazionale che ha unito il lavoro della polizia italiana con quello dell’Interpol di Manchester, snodo cruciale per l’individuazione del latitante in territorio inglese.

Il 51enne è coinvolto nell’operazione “Black Passenger” (2008-2009), che smantellò un’associazione criminale internazionale composta da cittadini nigeriani. Come ricorda la Procura Generale di Perugia, i capi operavano dalla Nigeria gestendo l’intera filiera: approvvigionamento della cocaina, reclutamento e addestramento dei corrieri, organizzazione dei viaggi verso l’Italia. La droga viaggiava ogni settimana su voli da Lagos a Roma Fiumicino, occultata in ovuli ingeriti: ciascun corriere poteva trasportare fino a 1,5 chili di stupefacente. Lo smercio avveniva in più città italiane, con particolare intensità tra Padova e Perugia.

Dopo la condanna definitiva emessa nel 2022, la Procura Generale di Perugia ha spiccato 14 ordini di carcerazione. Da allora, la caccia ai fuggitivi è rimasta aperta: ad oggi sono stati arrestati nove membri dell’organizzazione, tra cui due donne che si erano rese irreperibili. L’ultimo fermo nel Regno Unito segue quello di aprile 2024 a Strasburgo, in Francia, confermando come la rete si fosse ridefinita su più Paesi per eludere i controlli.

Il cittadino nigeriano arrestato dovrà scontare in Italia la pena a cui è stato condannato: sei anni e sei mesi di reclusione. L’iter di estradizione è stato avviato e, una volta completato, consentirà l’esecuzione della condanna. Il caso evidenzia il peso di “Black Passenger” come indagine cardine: non solo ha colpito una struttura criminale altamente organizzata, ma ha attivato un meccanismo di cooperazione giudiziaria e di polizia che continua a produrre risultati.




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