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IL CASO

Parkour, Armelao apre al dialogo

Dopo le arrampicate sul tetto della pista rosa, Urban Tribe invita il sindaco a una lezione

Parkour, Armelao apre al dialogo

Il primo cittadino: ““Nessuna crociata, incontriamoci per valutare spazi idonei e regole chiare”.

CHIOGGIA –Urban Tribe Parkour Padova al sindaco Armelao: “Venga con noi a vedere quel che facciamo. I ragazzi sono seguiti da esperti della disciplina”.

Le arrampicate sul tetto di una struttura nella pista rosa di Borgo San Giovanni tiene ormai banco da domenica. Alcuni cittadini hanno mandato delle foto al primo cittadino dove si vedevano ragazzi e adulti che salivano sul tetto di una struttura. Un episodio che ha fatto arrabbiare il sindaco Mauro Armelao che ha fatto presente che, se di parkour si trattava, non era mai stato autorizzato.

L’associazione, attraverso i social, indirettamente aveva chiesto scusa se i ragazzi erano saliti su strutture che, nella normalità, vengono evitate e aveva invitato il sindaco e le famiglie di Chioggia ad una lezione gratuita di parkour sabato 30 agosto, anche per discutere la possibilità di spazi dedicati per la disciplina.

La risposta del sindaco Armelao non si è fatta attendere: “Alcuni genitori, in maniera del tutto privata, mi hanno avvisato di queste pratiche che, se svolte senza regole e autorizzazioni, possono rappresentare un serio pericolo per l’incolumità dei minori e per la sicurezza dei beni pubblici. Dopo aver verificato con gli uffici dei Lavori Pubblici, l’Ufficio Sport e la società Sst, confermo che nessuna autorizzazione è mai stata concessa alla società sportiva Urban Tribe Parkour per utilizzare quella struttura. Pertanto, il Comune di Chioggia era del tutto estraneo alla presenza di questi ragazzi e di eventuali adulti che li accompagnavano. È doveroso ricordare che quella zona è stata più volte oggetto di atti vandalici, con costi rilevanti a carico della collettività.

Chiarito oggi che non si trattava di ragazzi improvvisati ma di giovani seguiti da una società sportiva, è ancora più evidente quanto sia indispensabile che l’utilizzo di aree e manufatti pubblici avvenga solo previo rilascio di autorizzazioni e certificazioni di conformità, necessarie per una disciplina impegnativa e complessa come il parkour. Come Sindaco, ritengo mio dovere tutelare i beni comuni e garantire la sicurezza dei cittadini, a partire dai più giovani. Per questo motivo, nei prossimi giorni chiederò un incontro ufficiale con il presidente della società Urban Tribe Parkour, invitandolo già da ora a contattarmi via mail all’indirizzo sindaco@chioggia.org. Da questo confronto potrà nascere una collaborazione positiva, utile non solo a offrire ai nostri ragazzi la possibilità di praticare questa disciplina, ma anche a valutare insieme spazi idonei e sicuri che il Comune potrà eventualmente individuare”.

Nessuna crociata contro questa disciplina: “Mai stato contro il parkour – conclude il sindaco - lo sport è vita, crescita e socialità. Tuttavia, ribadisco che, quando si tratta di strutture pubbliche, ogni attività dovrà essere regolamentata, autorizzata e svolta in totale sicurezza. Viva lo sport, ma sempre in sicurezza e nel rispetto delle regole”.

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