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Controllori presi a morsi dai passeggeri

In dieci giorni tre verificatori feriti

Il controllore chiede il biglietto, e si becca un pugno in faccia

VENEZIA - Un segno di denti al polso, cicatrice di un morso, diventa il simbolo di un clima che preoccupa. In meno di dieci giorni, tre verificatori Actv sono finiti a ricorrere alle cure mediche per aggressioni subite durante i controlli sui mezzi pubblici a Venezia. Un’escalation che chiama in causa il rispetto delle regole, la sicurezza del personale e la convivenza civile a bordo.

Dieci giorni fa, una passeggera senza titolo di viaggio ha morso al polso un controllore mentre stava per elevare la sanzione. L’operatore, con oltre vent’anni di esperienza a contatto con il pubblico, è riuscito a scansarsi limitando la profondità della ferita. Lo choc però resta, così come la necessità di esami e accertamenti: il taglio è entrato in contatto con le mucose di una persona sconosciuta.

Nella mattinata di venerdì 29 agosto, l’ennesimo episodio. Un turista australiano con titolo non convalidato, avvisato della multa in arrivo, ha perso il controllo: ha afferrato per il collo uno dei due verificatori e ha respinto con violenza l’altro, che è finito al Pronto soccorso con costole incrinate. L’aggressore è fuggito a San Marco ma è stato fermato e identificato dalla polizia locale, che gli ha notificato anche il verbale della sanzione. Le generalità sono note: con la denuncia dei lavoratori, l’azienda potrà valutare azioni legali.

“Vogliamo condannare fortemente qualsiasi atto vile di aggressione nei confronti del personale impegnato nel servizio di trasporto pubblico”, afferma Mauro L. Valenti, procuratore del Gruppo Avm. “Esprimiamo vicinanza ai nostri due agenti, al momento al Pronto soccorso per una visita di controllo. L’azienda valuterà ogni azione a tutela del proprio personale e della legalità, come previsto dal protocollo per la sicurezza del trasporto pubblico sottoscritto in prefettura a dicembre scorso. In caso di denuncia da parte dei due agenti l’azienda potrà costituirsi in giudizio a supporto”.

“Non ci arrendiamo alla violenza, alla maleducazione e al malcostume”, dichiara Michele Zuin, assessore al Trasporto pubblico locale del Comune di Venezia. “Polizia locale, forze dell’ordine e aziende di servizio pubblico sono impegnate ogni giorno per decoro e sicurezza. Ricordo lo sforzo di Avm per i servizi di vigilanza privata presenti nelle pertinenze aziendali”.

Gli episodi non sono isolati. Il 29 giugno, un video di un passeggero ha ripreso un padre di famiglia che, dopo essere rimasto separato da moglie e figlio alla partenza di un motoscafo, ha reagito con frustate usando una cima, coinvolgendo il personale Actv. Eppure, ricordano dall’azienda, “parliamo di controllori con vent’anni di esperienza”. Le aggressioni raramente restano impunite: le forze dell’ordine incrociano testimonianze e immagini delle telecamere di bordo anche a distanza di tempo. Ma, finora, questo non sembra bastare come deterrente.

I fatti riportati dicono una cosa chiara: i controlli dei titoli e la loro convalida non sono formalità, ma parte di un patto di convivenza che tutela utenti e lavoratori. La sanzione, quando prevista, è un atto dovuto; la discussione, se c’è, ha un luogo e un tempo, mai le mani addosso. La risposta istituzionale — tra protocollo in prefettura, vigilanza e azioni legali — è necessaria, ma serve anche una cultura del rispetto reciproco, perché un viaggio in vaporetto o in autobus resti ciò che deve essere: un percorso sicuro per tutti.

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