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Sanità: drastico calo delle liste d’attesa per la cataratta

L’attività chirurgica per questa patologia, che alla fine del 2024 presentava una lista media di attesa di circa 12,5 mesi, ha registrato un incremento del 34% rispetto all’anno precedente

Sanità: drastico calo delle liste d’attesa per la cataratta

VENEZIA -  Il lungo periodo di attesa per gli interventi di cataratta in Veneto comincia finalmente a ridursi. Grazie al Piano straordinario 2025, avviato dalla Regione e supportato da un investimento di 1,7 milioni di euro, l’attività chirurgica per questa patologia, che alla fine del 2024 presentava una lista media di attesa di circa 12,5 mesi, ha registrato un incremento del 34% rispetto all’anno precedente. Il risultato è un calo evidente delle prescrizioni scadute e un primo abbattimento della lista complessiva, con numeri significativi: a fine agosto risultavano 42.966 pazienti con prescrizione non scaduta e 7.627 con prestazione scaduta, segnando una diminuzione progressiva del 3,7% a giugno, del 4% a luglio e del 7,9% ad agosto.

I dati sono stati illustrati nel corso di un punto stampa dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, affiancato dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin e dal Direttore Generale della Sanità Veneta, Massimo Annicchiarico. Zaia ha sottolineato come la patologia della cataratta, strettamente legata all’invecchiamento della popolazione, interessi circa il 10% dei 650 mila interventi annuali in Italia, e ha definito il Piano una risposta decisa anche al carico psicologico per gli anziani, costretti ad attendere mesi per una prima visita e l’intervento chirurgico. “Oggi siamo in grado di operare circa 50 mila pazienti all’anno, più della somma di quelli in lista e con prescrizione scaduta. Per questi ultimi prevediamo di azzerare completamente l’attesa entro l’anno”, ha dichiarato il Presidente. Zaia ha inoltre evidenziato i progressi tecnici dei chirurghi, alcuni dei quali già operano entrambi gli occhi in un’unica seduta, e ha ringraziato tutte le strutture, le Ullss e gli operatori sanitari per la collaborazione e la disponibilità dimostrata.

L’assessore Lanzarin ha rimarcato l’obiettivo del Piano: azzerare le prescrizioni scadute entro 12 mesi. Già oggi si nota un calo significativo e una prima riduzione della lista complessiva. Secondo Lanzarin, l’efficienza organizzativa è stata determinante: le risorse sono state concentrate sui modelli più performanti, evitando una distribuzione indifferenziata, con un aumento dell’attività chirurgica superiore a un terzo rispetto al 2024. “Il rapporto costi-benefici del Piano è molto favorevole – ha sottolineato – e se questa strategia proseguirà, il Veneto potrebbe stabilizzare le attese reali sotto l’anno, con importanti ricadute sulla qualità della vita di migliaia di anziani”.

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