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CRONACA
03.09.2025 - 12:40
CHIOGGIA - Una intera notte nella caserma dei Carabinieri sul lungomare di Sottomarina dove è stato interrogato sui suoi spostamenti.
La svolta sulle indagini per l’aggressione M.G., una turista 34enne originaria della Polonia e residente in Germania, si è avuta martedì sera quando i militari sono entrati in una casa di via Madonna Marina e, dopo essere rimasti a lungo all’interno per una perquisizione, sono usciti portando via un ragazzo del 2000, chioggiotto e sembra con problemi psichici anche se del tutto incensurato.
Il giovane è stato portato via seduto dietro a una gazzella dei Carabinieri mentre la gente inveiva contro di lui. Spetterà agli inquirenti chiarire se quelli che sono, al momento, dei sospetti ben fondati, siano delle certezze tanto da portare all’arresto vero e proprio del giovane e sviluppi sulla vicenda sono attesti già nelle prossime ore.
La donna è stata aggredita senza un motivo in viale Pisani a Sottomarina, mentre attorno alle 23 portava a spasso il suo cagnolino poi scappato spaventato al momento dell’agguato. La donna era arrivata il giorno prima in città con il compagno Michael ed il figlioletto di lui, di 13 anni. Una giornata intera in auto, per poi riposarsi una settimana in un appartamento preso in affitto a due passi dal lungomare. L’uomo e il giovane erano andati a letto a dormire, la donna aveva preso il suo cane di razza Bichon, ed era andata a fare una passeggiata con lui.
E qui era stata colpita con una ferocia inaudita da un ragazzo con il casco sul volto. Aveva in mano un coltello dalla lama molto lunga: tantissime coltellate, forse 10 o 12, con la donna che si è difesa come può. Le sue urla hanno attirato l’attenzione di alcuni residenti del posto che l’ha subito soccorsa e chiamato il 118. Qualcuno ha anche provato a fermare l’aggressore che però è fuggito rapidissimo in sella al suo scooter che aveva parcheggiato all’angolo dell’incrocio in cui è accaduta l’aggressione.
Ma fin dalle prime ore si è capito che chi aveva aggredito la turista tedesca aveva, probabilmente, le ore contate: la fuga in scooter ripreso da tantissime videocamere di sorveglianza anche privata che non potevano non avere immortalato la targa, la descrizione sommaria del giovane, compresi gli indumenti che indossava. Insomma tanti piccoli indizi che, messi insieme, hanno permesso agli inquirenti di arrivare in poche ore al nome e cognome del sospettato.
E proprio con le forze dell’ordine si è congratulato anche il sindaco Mauro Armelao: “L’Amministrazione comunale di Chioggia esprime il più profondo ringraziamento e l’orgoglio della nostra comunità per l’eccezionale lavoro svolto dall’Arma dei Carabinieri, che in meno di 24 ore ha identificato il presunto autore della brutale aggressione ai danni della giovane turista tedesca. Un risultato che testimonia, ancora una volta, la straordinaria professionalità, dedizione e senso del dovere delle nostre Forze dell’Ordine, che operano quotidianamente senza clamori, senza nulla pretendere, mossi da un’unica missione: servire il proprio Paese e garantire sicurezza ai cittadini e agli ospiti della nostra città. La loro presenza costante e la loro prontezza d’intervento sono motivo di sicurezza e di orgoglio per tutti noi. Rivolgo la mia personale vicinanza e quella della città intera alla giovane vittima e alla sua famiglia: non appena sarà possibile, mi recherò a farle visita per portarle il saluto e l’abbraccio di Chioggia. Un pensiero rispettoso va anche ai familiari del ragazzo coinvolto, che si trovano oggi ad affrontare una situazione molto delicata e dolorosa. Resta tuttavia l’amarezza per la sorte del piccolo Luky, il cagnolino della giovane vittima, scappato durante i concitati momenti dell’aggressione. La città rimane mobilitata e unita nella speranza di poterlo ritrovare al più presto. Chioggia non si piega alla violenza: con il supporto delle Forze dell’Ordine e con il senso civico dei cittadini, continueremo a difendere i valori dell’accoglienza e della sicurezza che da sempre ci contraddistinguono”.
Una triste e grave vicenda su cui tutti sperano venga messa al più presto la parola fine e con due risultati positivi: la pronta guarigione dell’aggredita e il ritrovamento del suo cagnolino.
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