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DAL COMUNE
05.09.2025 - 12:46
Il sindaco Mauro Armelao
CHIOGGIA – Per il secondo anno consecutivo, il Comune di Chioggia è stato costretto a emanare un’ordinanza di divieto temporaneo di balneazione in una zona di Isola Verde, a seguito dei controlli effettuati da ARPAV che hanno rilevato valori oltre i limiti consentiti di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali. Il divieto, necessario per tutelare la salute dei cittadini e dei turisti, rischia però di pesare sull’immagine della città e di compromettere anche il riconoscimento della Bandiera Blu per la costa chioggiotta.
Il problema, come evidenziato dal sindaco Mauro Armelao e dall'assessore all’ambiente Serena De Perini, si concentra da anni sempre nello stesso punto di prelievo, alla foce dell’Adige, mentre tutti gli altri punti risultano nella norma. “È evidente che la questione nasce a monte, lungo il corso del fiume – spiega il primo cittadino – e non può essere Chioggia a doverla affrontare solo con divieti che penalizzano la nostra immagine e le nostre attività. Abbiamo un depuratore funzionante, un sistema fognario efficiente e operatori balneari che rispettano leggi, regole e ordinanze. Eppure a farne le spese siamo sempre noi. È inaccettabile che Chioggia debba pagare il prezzo di criticità che non dipendono dalla nostra comunità”.
A questa problematica si somma quella della pulizia della battigia, spesso invasa da rifiuti portati dal mare, tra cui cartelli provenienti anche da altre province, come la Provincia autonoma di Trento. “Il costo della pulizia grava esclusivamente sui nostri cittadini e sulle nostre attività economiche attraverso la TARI – denunciano sindaco e assessore –. È giusto che paghino solo i chioggiotti? No. È un problema che riguarda tutta la costa veneta e va affrontato con responsabilità e condivisione”.
Nonostante le difficoltà, l’amministrazione comunale sottolinea i risultati positivi del servizio di pulizia messo a punto quest’anno, che ha ricevuto apprezzamenti dai turisti. Tuttavia, il Comune chiederà nuovamente alla Regione Veneto soluzioni concrete e contributi per calmierare i costi della battigia e affrontare in modo serio la questione delle acque marine.
Il Sindaco ha ringraziato ARPAV per i monitoraggi costanti che garantiscono la tutela della salute dei cittadini e la trasparenza delle informazioni, ribadendo che Chioggia non può più essere la “vittima silenziosa” di problemi generati altrove: “Il problema c’è, ed è a monte: va risolto lì, non con divieti che colpiscono la nostra città”.
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