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Venezia, caos nei servizi educativi: bambini disabili penalizzati dall’eliminazione del personale ausiliario

I sindacati proclamano lo stato di agitazione dopo la decisione del Comune di non confermare le unità aggiuntive per bambini con disabilità

Venezia, caos nei servizi educativi: bambini disabili penalizzati dall’eliminazione del personale ausiliario

VENEZIA –È stato proclamato lo stato di agitazione del personale dei servizi educativi comunali di Venezia a seguito della decisione del Comune di eliminare le unità aggiuntive di supporto nelle scuole a gestione comunale. Una scelta che rischia di penalizzare i bambini con certificazioni di disabilità, mentre si apre la prossima settimana un anno scolastico già segnato da caos organizzativo e tensioni tra lavoratori e famiglie.

Il Comune, spiegano i sindacati, fino all’anno scorso, aveva sempre garantito personale aggiuntivo per supportare le sezioni con un alto numero di bambini con bisogni speciali. Quest’anno, invece, le 18 unità previste per questo compito non sono state confermate, suscitando forti proteste da parte dei sindacati. “A nulla è valsa la nostra richiesta di reintegrare quel personale, soprattutto nel mezzo di una riorganizzazione dei servizi che sta sconvolgendo le relazioni nei gruppi di lavoro e l’organizzazione familiare di decine di lavoratori”, denuncia Paolo D’Agostino per la FP CGIL di Venezia.

Il sindacalista sottolinea come i numeri dei bambini con certificazioni di disabilità siano in costante aumento da anni e definisce la decisione del Comune “una scelta senza senso fatta evidentemente per risparmiare sul personale”. D’Agostino ricorda anche i precedenti incontri con l’assessore Besio, durante i quali erano state avanzate rassicurazioni sul potenziamento dei servizi educativi e sull’aumento dei salari del personale scolastico. “Poi questa scelta ci ha lasciati sgomenti – continua D’Agostino –. Evidentemente l’Assessore ha un’idea di inclusività e di potenziamento piuttosto diversa dalla nostra. Ma i bambini e le famiglie pagheranno salata questa decisione di disinvestimento”.

A complicare ulteriormente la situazione, si aggiunge una riorganizzazione interna dei servizi, gestita da AMES, la partecipata del Comune che coordina il personale ausiliario e di cucina. Dei 193 lavoratori titolari, 157 sono stati spostati dal proprio luogo di lavoro senza preavviso, interrompendo anni di relazioni consolidate tra operatori e famiglie. “Azioni inaccettabili, con lavoratori discriminati per età e condizioni di salute, senza alcun progetto organico di scuola e senza rispetto della continuità educativa”, evidenzia D’Agostino.

In risposta a queste criticità, i sindacati hanno convocato un’assemblea dei lavoratori e proclamato lo stato di agitazione, coinvolgendo anche genitori e comunità scolastiche per opporsi a quelle che definiscono “scelte assurde del Comune di Venezia”. L’obiettivo è anche quello di ottenere l’intervento della Prefettura come mediatore per ripristinare le tutele dei bambini e dei lavoratori, con un incontro già programmato per il prossimo 10 settembre.

“La situazione nelle scuole è oggi caotica – conclude D’Agostino – e non sembra esserci alcun disegno positivo a favore dei bambini, in particolare di quelli con bisogni speciali. Chiediamo all’Assessore di smettere di fare proclami e di occuparsi seriamente dei servizi educativi”.

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