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ITALIA

Incidenti con monopattino, un trend in crescita

Le cause ricorrenti e le dinamiche degli incidenti

Incidenti con monopattino, un trend in crescita

VENEZIA - L'episodio drammatico di un tredicenne di Messina, ricoverato in coma farmacologico dopo una caduta avvenuta nella rotatoria del viale Giostra, rilancia l’attenzione su una realtà in crescita: gli incidenti legati all'uso dei monopattini elettrici. Il caso, avvenuto il 4 settembre 2025 e tuttora sotto indagine da parte della Polizia Municipale, è emblematico delle criticità del fenomeno e delle sfide che la cronaca deve raccontare con rigore e profondità.

L’incidente di Messina non è isolato. La diffusione capillare dei monopattini elettrici nelle aree urbane italiane ha fatto aumentare il numero di incidenti stradali. Nel primo semestre del 2025 sono stati registrati diversi casi simili, come quello di un quindicenne caduto a Rho per un trauma cranico da caduta autonoma, trasportato in elisoccorso al Niguarda di Milano.

I dati nazionali mostrano che i più colpiti sono giovani e adolescenti, spesso inesperti e poco protetti, che usano i monopattini in contesti urbani trafficati e complessi. L’assenza di adeguata regolamentazione e di infrastrutture protette aumenta il rischio, a volte con conseguenze gravissime, come la prognosi riservata del giovane ricoverato in terapia intensiva pediatrica al Policlinico.

Gran parte degli incidenti deriva da cadute autonome, dovute a perdita di controllo, velocità eccessiva o a condizioni del fondo stradale non adeguate. Nel caso di Messina, la dinamica è ancora in ricostruzione, e potrebbe coinvolgere fattori ambientali e di inesperienza

Altri fattori ricorrenti: uso limitato o assente di dispositivi di protezione come casco e ginocchiere, guida in scarsa visibilità o su strade trafficate senza segnaletica chiara. Il coinvolgimento di altre vetture o pedoni è meno frequente, ma resta oggetto di analisi da parte delle autorità.

La crescita degli incidenti impone un urgente intervento delle istituzioni: leggi più incisive sulla circolazione dei monopattini e adeguamento delle infrastrutture a livello locale.

Tra le proposte: casco obbligatorio per i minorenni, limiti di velocità più severi e corsie/piste ciclabili protette. Le città provano a coniugare mobilità sostenibile e sicurezza, ma la situazione resta complessa e spesso frammentata.

Fondamentale anche la sensibilizzazione di famiglie e giovani utenti, per diffondere una cultura della prudenza e della consapevolezza dei rischi. Scuole, associazioni sportive e amministrazioni pubbliche possono avere un ruolo chiave.

Il caso di Messina è il paradigma di un problema nazionale. Che un ragazzo di 13 anni sia in terapia intensiva pediatrica con prognosi riservata è uno schiaffo alla leggerezza con cui talvolta si usa un mezzo di trasporto innovativo ma potenzialmente pericoloso. La forte risonanza mediatica richiama un approccio integrato tra norme, infrastrutture ed educazione, per tutelare la sicurezza stradale delle fasce più giovani e fragili.

Monitoraggio continuo, raccolta dati e dialogo tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini sono essenziali per contenere il trend degli incidenti e salvare vite umane.

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