Vedi tutte
LAVORO
09.09.2025 - 18:11
L'assessore al lavoro del Veneto, Valeria Mantovan, ha affrontato la questione Cam
CHIOGGIA - Crisi Cam: l’azienda ha presentato istanza di liquidazione giudiziale. Ieri in Regione si è tenuto il secondo tavolo di crisi sulla situazione della Cam e della sua controllata Cam Evolution, entrambe coinvolte in una delicata fase di concordato in esecuzione.
Un tavolo a cui ha partecipato anche il Comune di Chioggia con l’assessore al lavoro Sandro Marangon in collegamento video, oltre ai rappresentanti delle maggiori sigle sindacali che, in questi mesi, stanno seguendo le sorti dei 43 dipendenti che non percepiscono più lo stipendio.
“L’incontro - spiega il sindaco Mauro Armelao - ha segnato un ulteriore passo nel percorso di confronto tra Regione, enti locali e parti sociali, volto a trovare soluzioni concrete per tutelare i lavoratori e garantire la continuità produttiva. Abbiamo saputo che ieri l’azienda ha presentato con i propri legali e consulenti l’istanza di liquidazione giudiziale che è, di fatto, l’ex fallimento. Essendo passati tre mesi da quando i lavoratori non ricevono lo stipendio, molti potranno presentare un licenziamento per giusta causa e quindi accedere alla Naspi. La Regione si è resa disponibile ad aiutare i lavoratori tramite Veneto Lavoro e il centro per l’impiego. Lo stesso faremo noi come amministrazione comunale per cercare che molti di loro, vista la loro esperienza, riescano ad essere ricollocati in altre aziende o a cambiare lavoro”.
“Con rammarico - afferma l’assessore regionale al lavoro Valeria Mantovan - abbiamo preso atto che ieri è stata depositata al Tribunale di Venezia istanza di liquidazione giudiziale in proprio per le aziende Cam e Cam Evolution. È una notizia dolorosa perché vede la chiusura di una realtà storica per il territorio che è stata sinonimo di eccellenza. La speranza - continua l’assessore - è che nel corso della liquidazione giudiziale possano ancora emergere possibili acquirenti in grado di rilanciare gli elementi ancora vitali di questa realtà e di riassorbirne i lavoratori. Nel frattempo però è necessario un approccio concreto per alleviare i problemi dei 43 lavoratori complessivamente in capo alle due società che da almeno due mesi non percepiscono lo stipendio. Fermo restando che dalla procedura o dal Fondo di garanzia potranno essere recuperati dai lavoratori i crediti da lavoro e il TFR, oggi il problema più urgente è quello di assicurare loro un supporto nel breve periodo, per questo sono state valutate le ipotesi di accesso alla Naspi dopo la presentazione di dimissioni per giusta causa.”
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it