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IL CASO

“Non dategli alcol”: botte e minacce a una disabile

Lei era preoccupata per il suo ex e i suoi amici. Loro l’hanno aggredita: 10 giorni di prognosi.

“Non dategli alcol”: botte e minacce

Botte e minacce a una sessantenne chioggiotta

CHIOGGIA - Donna disabile vittima di violenze e persecuzioni: quattro giovani finiscono a processo.

Una sessantenne, invalida e sotto tutela legale, è al centro di un inquietante caso giudiziario. Secondo le accuse, sarebbe stata oggetto di ripetute aggressioni fisiche e psicologiche da parte del suo ex compagno, di 30 anni, della nuova fidanzata di lui e di una coppia di amici.

Il processo, fissato per il 27 ottobre, vedrà i quattro imputati, tutti tra i 20 e i 30 anni, rispondere di lesioni personali e atti persecutori.

Tutto ha avuto inizio dopo la fine della relazione tra la vittima e il suo ex. Da quel momento, insulti e minacce si sono susseguiti con crescente intensità. Il culmine è stato raggiunto il 27 settembre dello scorso anno quando la donna, passando davanti a un bar del centro, ha riconosciuto l’ex, la sua nuova compagna e due amici intenti a bere.

Preoccupata per il loro stato di alterazione, confermato poi dalle indagini, ha chiesto al gestore di non servirli più. La reazione è stata brutale: i quattro l’hanno aggredita fisicamente, colpendola anche mentre era a terra. Le lesioni riportate le hanno causato dieci giorni di prognosi. La denuncia ha portato alla luce un quadro ancora più inquietante: messaggi vocali e video contenenti minacce di morte, promesse di incendiare la casa e di “spaccarle la testa”.

In uno degli audio, l’ex compagno afferma che la sua nuova fidanzata è “più cattiva di lui” e che “finirà male”. In un episodio particolarmente grave, la donna si è trovata la nuova compagna dell’ex davanti casa, armata di mazza da baseball.

La giudice Benedetta Vitolo, accogliendo la richiesta della procura, ha disposto il rinvio a giudizio per tutti e quattro gli imputati. La vittima, assistita dall’avvocata Giuseppina Boscolo, si è costituita parte civile.

Gli accusati sono difesi dagli avvocati Sforza, Compagno e Salvagno. Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio: stalking, maltrattamenti e violenze domestiche sono purtroppo all’ordine del giorno nei procedimenti in corso presso il tribunale.

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