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LA CERIMONIA
12.09.2025 - 21:12
Le autorità per sostenere questo momento storico per Cavarzere
Il prefetto Darco Pellos: “con la pace tutto è possibile, con la guerra tutto è perduto”
CAVARZERE - Un giorno che resterà impresso nella memoria della comunità di Cavarzere e di tutto il Polesine. Oggi, venerdì 12 settembre, Cavarzere ha ricevuto ufficialmente la Medaglia d'Oro al Merito Civile, conferita con decreto del Presidente della Repubblica lo scorso 30 aprile.
La cerimonia si è svolta al Teatro Tullio Serafin, nel corso di un consiglio comunale straordinario e aperto al pubblico, alla presenza di autorità civili, militari, religiose e associazioni d'arma, oltre che di tanti cittadini.
Il riconoscimento celebra il sacrificio e il coraggio dimostrati dalla popolazione durante la Seconda Guerra Mondiale, quando, tra il 1944 e il 1945, il territorio fu teatro di devastanti bombardamenti e di sanguinose rappresaglie.
La motivazione ufficiale ricorda episodi drammatici: l'eccidio dei cinque martiri di San Pietro di Cavarzere, l'uccisione di un civile e la strage dei cosiddetti “martiri della Baggiolina”, esempi di sacrificio e virtù civiche che hanno lasciato un segno indelebile nella storia locale.
Al fianco dell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pierfrancesco Munari, hanno preso la parola il Prefetto di Venezia Darco Pellos, che ha ricordato le parole di Papa Pio XII, “con la pace tutto è possibile, con la guerra tutto è perduto”, l'assessore regionale Francesco Calzavara, portavoce dei saluti del presidente Luca Zaia, e il sottosegretario di Stato Andrea Ostellari, che ha invitato a riflettere sul valore della comunità e sulla responsabilità verso i giovani.
Non sono mancati i messaggi istituzionali del presidente della Camera Lorenzo Fontana: “Queste vicende appartengono a pieno titolo al patrimonio della lotta di liberazione, che contribuì ad affermare i principi di solidarietà, uguaglianza, giustizia e libertà che sono alla base dalla nostra Costituzione”. Messaggi anche dal ministro della Giustizia Carlo Nordio e dall'ambasciatore Claudio Bisognero, figlio del generale Riccardo, legato a Cavarzere da vincoli storici e affettivi.
“Questa medaglia – ha dichiarato il sindaco Munari – appartiene a tutti noi e ai nostri avi. E’ un tributo alla sofferenza, ma anche alla forza di rialzarsi e ricostruire. Oggi si chiude un cerchio della storia. Onoriamo il passato guardando al futuro di pace e solidarietà”.
Un messaggio forte è arrivato anche ai giovani presenti in sala: coltivare la memoria come dovere civico, perché libertà e democrazia non sono mai conquiste scontate.
Cavarzere, definita in passato la “Cassino del Nord” per la devastazione subita, vede così riconosciuto ufficialmente un capitolo doloroso della propria storia.
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