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veneto
13.09.2025 - 09:11
TREVISO - Un accordo chiude una vicenda che ha acceso il dibattito a Maserada sul Piave. Elena Maraga, 29 anni, ex insegnante della scuola materna parrocchiale di Varago, e l’istituto hanno sottoscritto una transazione che definisce la cessazione del rapporto di lavoro. I dettagli restano coperti da una clausola di riservatezza, ma il messaggio è chiaro: la pagina si volta, mentre su altri fronti il confronto si sposta nelle aule della giustizia.
La comunicazione è arrivata dall’ente Scuola Materna Maria Monti di Varago, per voce del legale rappresentante e dell’avvocata Lucia Riedi, a meno di 24 ore dal raggiungimento dell’intesa. "In merito alla vicenda che ha visto coinvolte la Scuola Materna e Nido Integrato di Varago e la signora Elena Maraga – si legge nella nota – l’ente Scuola Materna Maria Monti di Varago e il Suo legale rappresentante con l’avvocato Lucia Riedi informano di aver raggiunto un accordo relativamente al rapporto di lavoro cessato nel mese di aprile. La scuola ribadisce di non aver mai rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla vicenda né alcun commento che possa aver messo in discussione l’operato della signora Maraga all’interno dell’istituto scolastico".
L’intesa, di natura economica e non solo, chiude formalmente il contenzioso con l’istituto parrocchiale di Varago.
La vicenda era esplosa ad aprile, quando il padre di un alunno aveva individuato il profilo “a luci rosse” di Maraga e ne aveva diffuso alcune immagini in una chat del calcetto. In poche ore le foto avevano fatto il giro dei gruppi locali alimentando il caso. L’istituto cattolico aveva quindi disposto il licenziamento per giusta causa. In una comunicazione dei primi di maggio, firmata dal parroco di Varago di Maserada, don Federico Giacomini – legale rappresentante della scuola – la scuola si riservava di agire per i danni "subiti e subend"», sostenendo che l’attività social della maestra, pur non espressamente vietata dal contratto, fosse in contrasto con i valori cattolici dell’ente. Intanto la 29enne, rapidamente diventata una presenza seguita sulle piattaforme online, aveva affidato la propria tutela sindacale alla Cub Scuola di Treviso.
Sul fronte penale, la partita non è finita. Assistita dall’avvocato Marco De Boni, Maraga ha presentato querela contro due persone che avrebbero diffuso le sue immagini corredandole di commenti offensivi. Il padre che per primo scoprì il profilo non rientra tra i denunciati. La Procura di Treviso ha aperto due distinti fascicoli per accertare eventuali responsabilità nella circolazione non autorizzata dei contenuti e nelle offese pubbliche.
Contattata, Elena Maraga ha scelto la linea del silenzio: "Non rilascio più dichiarazioni a riguardo d’ora in poi. Per me la vicenda è chiusa qui". Una posizione coerente con la volontà di archiviare l’aspetto lavorativo e concentrarsi sui procedimenti che riguardano la diffusione delle immagini e i commenti lesivi.
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