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Nasce già positivo alla cocaina a Chioggia

I genitori collaborano, due pusher condannati

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Un neonato risultato positivo alla cocaina. È da questo choc che, nel Nordest, è partita un’indagine capace di spezzare un canale di spaccio e portare a due condanne. Messa di fronte all’urgenza di proteggere il piccolo, la coppia di genitori ha collaborato con gli investigatori, indicando i presunti fornitori. Da lì, il quadro: frequenti cessioni di polvere bianca, mezzo grammo per volta, fino a settembre 2020. Oggi quelle responsabilità sono finite nero su bianco in un’aula di giustizia.

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, la coppia di Chioggia acquistava cocaina con regolarità: due volte la settimana, in dosi da 0,5 grammi, almeno fino a settembre 2020. Pressati dagli accertamenti sullo stato di salute del figlio appena nato, i genitori hanno fatto i nomi di due uomini del posto. Gli investigatori hanno poi consolidato la catena di riscontri, ricomponendo i tasselli di una fornitura che non appariva episodica.

In tribunale, davanti alla giudice Giulia Caucci, uno dei due ha patteggiato una pena di 4 mesi, in continuazione con una precedente condanna a 4 anni e mezzo per spaccio di cocaina appena scontata. Dovrà dunque tornare in carcere per i prossimi quattro mesi. Per l'altro — assistito dall’avvocata Marta Rossetti — la pena è stata convertita in lavori di pubblica utilità, soluzione che il giudice ha ritenuto congrua alla luce del suo profilo processuale.


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