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Cronaca
15.09.2025 - 13:02
CHIOGGIA - È stata eseguita nella giornata del 12 settembre l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane italiano ritenuto responsabile dell’accoltellamento avvenuto il 1° settembre scorso a Sottomarina. L’operazione, condotta dai Carabinieri della compagnia di Chioggia su delega della Procura della Repubblica di Venezia, arriva a oltre dieci giorni dall’aggressione che aveva sconvolto la località balneare e l’opinione pubblica.
Il fatto aveva visto come vittima una turista tedesca, giunta a Chioggia nel primo pomeriggio insieme al compagno e al figlio tredicenne, mentre portava a spasso il proprio cane.
Poco prima delle undici di sera, in circostanze ancora oggetto di approfondimento investigativo, il giovane, incontrando casualmente la donna in strada, si sarebbe scagliato contro di lei con un coltello, colpendola ripetutamente alla testa, al collo e alla schiena. La violenza dell’aggressione era tale da proseguire anche quando la vittima era caduta a terra nel tentativo di difendersi. Solo l’intervento provvidenziale di alcuni passanti, allarmati dalle urla, aveva permesso di scongiurare il peggio, costringendo l’aggressore a fuggire a piedi.
La donna, soccorsa immediatamente dai sanitari presenti sul luogo, era stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Chioggia, dove era stata ricoverata con prognosi riservata per le 16 coltellate riportate. Le condizioni della vittima, pur gravi, non erano risultate in pericolo di vita. Dopo alcuni giorni di degenza, la donna è stata trasferita in una struttura sanitaria nel proprio paese d’origine, per proseguire le cure in totale sicurezza.
L’indagine ha combinato metodi tradizionali di accertamento con l’analisi di filmati provenienti dai sistemi di videosorveglianza presenti nell’area. Le dichiarazioni dei testimoni e la raccolta delle immagini hanno consentito di costruire in tempi rapidi un quadro indiziario a carico del 24enne, che nell’abitazione sottoposta a perquisizione è stato trovato in possesso del casco indossato al momento dell’aggressione. Il procedimento penale resta aperto e la colpevolezza dell’indagato dovrà essere accertata da una sentenza irrevocabile.
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