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Chioggia ricorda il gatto Green

Una nuova manifestazione per non spegnere il caso e rinnovare la richiesta di giustizia

Green non ce l'ha fatta

CHIOGGIA - Chioggia non dimentica e, ad oltre un anno di distanza, chiede ancora una volta giustizia per Green. Sabato 27 settembre, alle 18, la piazzetta Vigo sarà il cuore pulsante di una città che vuole ricordare e commemorare il piccolo micio barbaramente massacrato un anno fa. Green, il gatto di Laura, era stato vittima della violenza cieca e incontrollata dell’allora fidanzato venticinquenne, che non aveva esitato a colpirlo ripetutamente, causando ferite così gravi da condurre il povero animale alla morte.

Il dolore per la perdita del piccolo Green aveva segnato non solo la vita della sua famiglia, ma l’intera comunità di Chioggia, sconvolta per la ferocia del gesto contro una vittima innocente che non poteva difendersi.

La manifestazione è organizzata dagli attivisti Michela Boccato ed Enrico Rizzi, impegnati da anni nella difesa dei diritti degli animali, con l’obiettivo di non lasciare che la memoria del gatto e la gravità del gesto finiscano nell’oblio. L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) aveva immediatamente denunciato il responsabile per maltrattamento con conseguenze mortali, sottolineando la pericolosità del soggetto e chiedendo alle autorità di intervenire per impedire che una simile violenza si ripeta, non solo sugli animali, ma anche sulle persone.

Il caso aveva raggiunto risonanza nazionale e acceso un dibattito a livello politico: l’onorevole del Movimento 5 Stelle Susanna Cherchi aveva portato la vicenda alla Camera dei Deputati, chiedendo pene esemplari per chi si macchia di atti di crudeltà come quello subito da Green. “Green è morto – aveva dichiarato Cherchi –. Una crudeltà inaudita si è avventata su di lui. Il responsabile ha scaricato sul gatto tutta la sua rabbia e la sua cieca gelosia.”

Nonostante l’eco mediatica, l’indignazione e l’intervento di trasmissioni televisive come le "Iene", il caso era progressivamente scivolato nel dimenticatoio. La manifestazione di sabato vuole restituire voce a Green, trasformare il dolore in impegno civile e ricordare a tutti che la violenza sugli esseri indifesi non può e non deve restare impunita.

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