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Mestre, il parco si trasforma in un cielo di bolle

Grande successo per il festival internazionale

Mestre, il Parco Bissuola si trasforma in un cielo di bolle

MESTRE – Un weekend di pura magia ha consacrato Mestre capitale mondiale delle bolle di sapone. Il Parco Albanese-Bissuola si è riempito di colori e leggerezza grazie al festival internazionale Un cielo pieno di bolle, che ha richiamato migliaia di famiglie e bambini, trasformando l’area verde in un grande palcoscenico a cielo aperto. Tra spettacoli, laboratori creativi, performance teatrali e animazioni, l’edizione 2025 ha confermato la dimensione internazionale di un appuntamento ormai irrinunciabile per la città, con oltre 20.000 presenze registrate nel fine settimana.

Le bolle, da semplici giochi per bambini, si sono fatte linguaggio universale di poesia e tecnica, strumento scenografico e persino oggetto di indagine scientifica. Sul palco si sono alternati alcuni tra i più noti bubble artist al mondo, capaci di incantare il pubblico con esibizioni di grande raffinatezza tecnica e creatività.

Particolarmente emozionante la presenza di Tom Noddy McAlister, considerato l’inventore dell’arte delle bolle di sapone, che ha ricevuto un riconoscimento speciale per i suoi 55 anni di carriera: un premio in vetro di Murano, simbolo della tradizione veneziana. Ad arricchire il parterre internazionale anche Paul Magid, performer e fondatore del trio dei Flying Karamazov Brothers, noto per i suoi spettacoli a Broadway, che ha voluto essere presente per sostenere la manifestazione. Spazio anche alla scienza e all’arte con la lectio magistralis del professor Michele Emmer, matematico che ha esplorato le geometrie delle bolle e le loro applicazioni nell’architettura e nell’estetica.

Il momento clou è stato il Gran Gala internazionale di Bolle, andato in scena sabato sera al Teatro al Parco davanti a un pubblico da tutto esaurito. Otto artisti di fama mondiale si sono alternati sul palco con numeri inediti, regalando due ore di pura meraviglia e lasciando gli spettatori senza fiato.

Per l’Amministrazione comunale, il successo dell’iniziativa è un segnale importante. L’assessore alla Promozione del territorio Paola Mar ha sottolineato come Un cielo pieno di bolle confermi il Parco Albanese come uno scenario ideale per eventi di respiro internazionale, capaci di trasformare Mestre in una città vissuta come spazio condiviso, inclusivo e festoso. A breve, ha ricordato, gli investimenti sul Centro Civico e sul laboratorio musicale della Biennale arricchiranno ulteriormente la funzionalità di un’area pienamente recuperata.

Il sindaco Luigi Brugnaro ha inquadrato il festival nella strategia più ampia di diversificazione culturale che caratterizza Mestre e Venezia: “La nostra città è un laboratorio di linguaggi diversi. Dalle bolle di sapone che fanno sognare i bambini, ai fumetti e ai manga che parlano alle nuove generazioni, fino ai grandi temi della storia e delle culture mondiali. Puntiamo su eventi capaci di coinvolgere pubblici differenti, coniugando qualità, innovazione e partecipazione, tradizione e innovazione. Mestre e Venezia devono essere sempre più luoghi di incontro, creatività e comunità.

Dopo Comics a Forte Marghera, dedicato al mondo del fumetto e dei manga, e Runika al Parco Bissuola, che ha riportato in vita l’atmosfera medievale, il calendario proseguirà con Wunderlust, in programma al Parco San Giuliano e interamente dedicato alle tradizioni orientali. Intanto, per un intero fine settimana, a Mestre si è respirata la leggerezza di un cielo pieno di bolle.

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