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ULSS 3 SERENISSIMA

Chirurgia robotica, si raddoppia: "Già in piena attività

Chirurgia robotica, si raddoppia: "Già in piena attività

DOLO - Braccia robotiche che compiono con assoluta precisione gli interventi operatori, guidate dal chirurgo che le comanda a distanza, attraverso una console e una visione e 3D in alta definizione: il Robot Da Vinci è la frontiera più avanzata della tecnologia in sala operatoria, e da alcuni giorni è attivo anche nell'Ospedale di Dolo, dove è già stato utilizzato per i primi interventi. "Questa strumentazione è la più moderna e allo stesso tempo la più affidabile e sperimentata. Nella nostra Ulss 3 Serenissima infatti - sottolinea il Direttore Generale, Edgardo Contato - i chirurghi di tutti gli Ospedali utilizzano già da alcuni anni il Robot Da Vinci acquisito a suo tempo dall'Ospedale dell'Angelo; e ora una seconda strumentazione è a loro disposizione, nel presidio ospedaliero di Dolo-Mirano. Il Robot Da Vinci collocato a Dolo, così, testimonia il continuo sforzo del servizio sanitario regionale per mettere a disposizione dei cittadini le tecnologie più efficaci, ma anche l'attenzione costanti a tutti i territori, perché le grandi opportunità di cura siano disponibili davvero per tutti, in un'ottica di rete".

 

Il Robot Da Vinci è, per l'Ospedale di Dolo, l'ennesima tassello di un potenziamento progressivo, dopo l'inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso e del nuovo Reparto di Anestesia e Rianimazione. "La strumentazione acquisita con fondi regionali - spiega il dottor Mario Godina, che guida la Chirurgia dell'Ospedale - è stato installato nel Blocco Operatorio di Dolo, in una sala dedicata, lo scorso 9 settembre, di martedì, e subito il giorno dopo, 10 settembre, è iniziata l'attività chirurgica robotica a pieno regime. Gli interventi, in elezione, cioè programmati e non in urgenza, si svolgono da allora a pieno orario, dalle 8.00 alle 20.00: questa attività portata subito a pieno regime grazie all'impegno organizzativo della Direzione dell'Ospedale, diretto dalla dottoressa Silvia Gallo, ma anche grazie alla pluriennale esperienza in chirurgia robotica delle équipes del nostro Ospedale, quella che dirigo, di Chirurgia generale, e quella di Urologia, guidata dal Primario Agostino Meneghini. Ci supportano, dimostrando anch'esse esperienza piena anche nell'ambito della chirurgia robotica, l'équipe degli anestesisti e rianimatori, diretta dalla dottoressa Lorella Altafini e la squadra degli infermieri di sala operatoria, coordinata da Alberto Natin". 

A Dolo, in ottica di rete e di programmazione multicentrica, utilizzeranno di norma la piastra robotica le Chirurgie, le Urologie e le Ginecologie del presidio ospedaliero di Dolo-Mirano e dell'Ospedale di Chioggia, mentre quelle di Mestre e di Venezia faranno riferimento principalmente al Robot Da Vinci dell'Angelo. "Credo che siamo di fronte - sottolinea il dottor Godina - ad un altro capitolo del libro della buona sanità. Questa è ricercata e programmata dagli Amministratori, è portata avanti e mantenuta dall'impegno e professionalità degli operatori medici ed infermieristici, oltre che dall'intenso lavoro degli operatori sanitari, si deve avvalere dell'aggiornamento costante e dei vantaggi della tecnologia, grazie all'impegno costante dei nostri servizi tecnici, preziosissimi nelle prime fasi, e poi quotidianamente, a garanzia del buon funzionamento delle strumentazioni: l'obiettivo di tutti questi attori è garantire sempre il massimo ventaglio di offerta di cura e di salute per il paziente".

 

Il Robot Da Vinci viene utilizzato in diversi tipi di interventi, nell'ambito della chirurgia in urologia, ginecologia, chirurgia generale, e in particolare in chirurgie ad alta complessità come quelle oncologiche (pancreas, fegato, stomaco, intestino)

Le ricadute positive della chirurgia robotica per il paziente sono note: l'utilizzo di strumentazioni come il Da Vinci permette infatti al chirurgo di praticare interventi mininvasivi, affrontando l'alta complessità con maggiore precisione e libertà di movimento rispetto alla chirurgia tradizionale: "Il sistema - spiega Giovanni Carretta, Direttore sanitario dell'Ulss 3 Serenissima - combina in sostanza nella stessa sala due unità: da una parte le braccia robotiche, collocate sopra il letto operatorio, che intervengono sul paziente guidate a distanza dal chirurgo; dall'altra la postazione da cui il chirurgo stesso, grazie alla visione 3D ad alta definizione, manovra le braccia robotiche con precisione, traducendo i propri movimenti in tempo reale e facendoli compiere dal robot; questo agisce sul paziente con una precisione e una delicatezza difficilmente raggiungibile dalla mano dell'uomo, e compie addirittura movimenti che al chirurgo non sarebbero possibili, annullando il tremore inevitabile nei movimenti umani, arrivando a zone difficili da raggiungere con la chirurgia tradizionale. E' in questo modo che la chirurgia robotica porta i noti benefici, oltre che per il chirurgo, anche per il paziente: gli interventi sono puntualissimi, assai meno invasivi, e provocano un minore sanguinamento, consentendo poi tempi di recupero più brevi, meno dolore postoperatorio e cicatrici più piccole".

 

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