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Un milione per mense e alloggi universitari

Mantovan: “Così abbattiamo le barriere sociali”

Un milione per mense e alloggi universitari

VENEZIA - Un altro milione di euro per garantire agli studenti universitari del Veneto mense, alloggi, servizi di orientamento, sostegno psicologico e tutte quelle misure che rendono l’università accessibile e inclusiva. È la cifra che la Giunta regionale ha deliberato oggi come “riserva” del 10% del Fondo regionale destinato al funzionamento degli ESU, le Aziende per il Diritto allo Studio Universitario.

La delibera definisce i criteri di riparto e di assegnazione delle risorse, che saranno distribuite secondo parametri precisi: il numero degli studenti iscritti peserà per il 65%, i pasti erogati per il 10%, i posti alloggio disponibili per un altro 10%, mentre il restante 15% sarà legato ai servizi aggiuntivi, come orientamento, mobilità internazionale, attività culturali e supporto psicologico.

“Questa misura si inserisce in un quadro più ampio di politiche regionali per il diritto allo studio – ha spiegato l’assessore all’Istruzione Valeria Mantovan –. Solo per il 2025, il Veneto ha stanziato complessivamente dieci milioni di euro a favore degli ESU. Parliamo di risorse reali, che si traducono in opportunità concrete. Investire nel diritto allo studio significa abbattere le barriere economiche e sociali e permettere a ogni giovane di costruire il proprio futuro. Non solo borse di studio, ma anche alloggi, mense, servizi culturali, psicologici e di mobilità internazionale, che fanno parte a pieno titolo della formazione dei nostri ragazzi”.

Mantovan ha ribadito come la Regione intenda “garantire pari opportunità di accesso e di permanenza negli studi universitari a tutti i giovani veneti”. Il diritto allo studio, ha sottolineato, non è uno slogan, ma un impegno concreto che passa attraverso stanziamenti e servizi che incidono sulla qualità della vita degli studenti.

Un pacchetto di interventi che risponde a bisogni quotidiani e fondamentali: un pasto in mensa a prezzo calmierato, un alloggio sicuro, un punto di ascolto psicologico o un’occasione di scambio culturale. “Parliamo di servizi che rendono davvero inclusiva l’esperienza universitaria – ha concluso Mantovan – e permettono agli studenti di vivere a pieno la loro formazione senza ostacoli economici o sociali. Investire negli studenti significa investire nel futuro del Veneto. Università inclusive e servizi efficienti sono la chiave per attrarre talenti, ridurre le disuguaglianze e formare la classe dirigente di domani”.

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