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ITALIA
25.09.2025 - 10:59
VENEZIA – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato ieri quattro decreti di grazia su proposta del Ministro della Giustizia, che ha espresso parere favorevole per tutti i provvedimenti. Lo ha reso noto il Quirinale.
Tra i destinatari figura Massimo Zen, 54 anni, condannato a nove anni e sei mesi per omicidio volontario e cognizione illecita di comunicazioni. I fatti risalgono al 22 aprile 2017, quando Zen sparò a Manuel Major, un ladro in fuga dopo un tentativo di furto, uccidendolo.
Attualmente detenuto nel carcere di Verona, ha ottenuto una grazia parziale che riduce di tre anni e tre mesi la pena residua. Restano da scontare meno di quattro anni, soglia che consente al Tribunale di sorveglianza di valutare l’affidamento in prova ai servizi sociali.
Il provvedimento è stato concesso anche in virtù del risarcimento corrisposto ai familiari della vittima, del parere positivo del magistrato di sorveglianza e delle condizioni di salute del detenuto.
Un altro caso riguarda Gabriele Finotello, 34 anni, del Rodigino, condannato a nove anni e quattro mesi per l’omicidio del padre avvenuto nel febbraio 2021.
La grazia presidenziale ha estinto l’intera pena residua di quattro anni e tre mesi. Nella decisione sono stati considerati i pareri favorevoli delle autorità giudiziarie competenti, le condizioni di salute dell’uomo e il contesto familiare segnato da anni di violenze e minacce da parte della vittima nei confronti dei propri cari.
I decreti rappresentano l’esercizio di una delle prerogative costituzionali del Capo dello Stato, che può concedere la grazia o commutare pene su proposta del Ministro della Giustizia. Si tratta di atti di clemenza concessi in presenza di circostanze particolari, come percorsi di riabilitazione, condizioni personali e risarcimenti verso le parti offese.
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