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30.09.2025 - 11:09
VENEZIA - Borseggio sventato in pieno centro, un inseguimento rocambolesco tra i turisti e tre arresti. È quanto accaduto nel pomeriggio di sabato 28 settembre, quando i Carabinieri della Stazione di Venezia San Croce, impegnati in un servizio straordinario antiborseggio con pattuglie in abiti civili, hanno fermato tre cittadini di nazionalità rumena, tutti senza fissa dimora, accusati di furto aggravato in concorso.
I militari, mimetizzati tra la folla della Stazione Ferroviaria di Santa Lucia, hanno notato il comportamento sospetto di due donne e un uomo che, pur sostando a lungo in fila alla biglietteria del vaporetto, non validavano mai alcun titolo di viaggio. Un atteggiamento che tradiva il classico modus operandi dei borseggiatori.
Il sospetto è diventato certezza poco dopo, quando una delle due donne, coperta dai complici, si è avvicinata a una turista americana intenta a validare il biglietto e le ha aperto lo zaino, estraendo un borsello con denaro, documenti e carte di pagamento. L’intervento immediato dei Carabinieri ha permesso di recuperare la refurtiva e restituirla alla legittima proprietaria.
I tre, però, hanno tentato di sfuggire all’arresto: uno di loro, opponendo resistenza, è riuscito a divincolarsi, dando il via a una fuga precipitosa. Ne è nato un inseguimento spettacolare tra calli e ponti che si è concluso con il fermo del primo malvivente sul Ponte della Costituzione. Gli altri due, braccati a vista da un militare, sono stati infine bloccati poco dopo, all’inizio del Ponte della Libertà, con il supporto di altre pattuglie già presenti in zona. Per l’uomo, oltre al furto, è scattata anche la contestazione del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Il bilancio dell’operazione conferma la pressione costante dell’Arma sul fronte dei borseggi, soprattutto nelle aree più frequentate dai turisti: centro storico, Piazzale Roma, Ponte della Libertà e Stazione ferroviaria. Dall’inizio dell’anno sono 21 le persone arrestate e 25 quelle denunciate, mentre 12 stranieri di diverse nazionalità sono stati rintracciati ed espulsi.
L’udienza di convalida si è svolta il 29 settembre. Le due donne sono state condannate a 4 mesi di reclusione e al pagamento di 100 euro di multa ciascuna, mentre per l’uomo la pena è stata fissata a 6 mesi di carcere.
Il procedimento penale non risulta concluso e la colpevolezza dei soggetti dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile.
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