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LA PROPOSTA

Dibattito sul salario minimo: la maggioranza vota il rinvio

La minoranza propone 9 euro lordi all’ora, ispirandosi a esperienze di altre città italiane

Dibattito sul salario minimo: la maggioranza vota il rinvio

CHIOGGIA – Rinviato ad un altro consiglio comunale l’ordine del giorno, presentato da tutta la minoranza consiliare (primo firmatario il consigliere del Gruppo Misto Marco Veronese), per garantire un salario minimo negli appalti comunali del Comune e della partecipata Sst. Il rinvio è stato deciso dalla Maggioranza ed è stato votato con 7 voti favorevoli, contro 6. La proposta prevedeva l’introduzione di un salario minimo di 9 euro lordi orari per i lavoratori impiegati negli appalti del Comune di Chioggia. Una misura che si ispira ad altre esperienze già avviate con successo da amministrazioni come Firenze, Napoli e, più recentemente, Genova. In Italia, a differenza di molti Paesi europei, non esiste un salario minimo legale garantito per tutti i lavoratori.

L’ordine del giorno ha quindi l’intento di colmare, almeno in parte questo vuoto normativo, introducendo un principio di giustizia sociale anche a livello locale. “Non sono sicuramente contro il provvedimento – ha spiegato il sindaco Mauro Armelao – ma prima bisogna discuterne, coinvolgendo anche la Ragioneria del Comune e le parti sindacali. Può essere anche che questo problema nel nostro territorio non c’è. Serve, quindi, andare a fondo sulla questione prima di votarla positivamente”. Una decisione che non è stata accolta favorevolmente dalle parti che avevano proposto l'ordine del giorno: “E’ stato protocollato il 22 agosto – ha spiegato Marco Veronese – e una decina di giorni prima è stato inviato a tutti i capigruppo. Se qualcuno voleva discuterne prima, fare degli approfondimenti o proporre una commissione consiliare ne aveva tutto il tempo”.

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