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CONA
02.10.2025 - 11:29
Alessandro Aggio
CONA - Il sindaco Alessandro Aggio in un post commenta con favore la proposta di alcuni cittadini di spostare il comune sotto la provincia di Padova. “Un comitato spontaneo di cittadini di Cona - Cona Cambia - ha presentato in Comune 510 firme a sostegno della richiesta di trasferimento del nostro Comune dalla Città metropolitana di Venezia alla Provincia di Padova - spiega il sindaco del comune (ancora) veneziano - E’ un numero che, al di là delle diverse opinioni, testimonia l’esistenza di un interesse all’interno della comunità verso l’ipotesi di un nuovo assetto territoriale”.
Aggio spiega questa spinta “separatista”. “Mai, prima d’ora, era emersa una spinta simile, è chiaro che questa iniziativa nasce come legittima reazione alle continue insistenze di Cavarzere per una fusione con Cona. Fusione che dal giorno stesso della sua concretizzazione toglierebbe voce ai consensi sulla destinazione dei contributi”.
Il sindaco si mantiene diplomatico nei confronti della sua maggioranza e aggiunge: “Città Metropolitana di Venezia è un ente ben amministrato e i suoi dirigenti -insieme con gli esponenti politici - hanno sempre risposto alle chiamate di un piccolo Comune come il nostro. L’attenzione di questo ente per i propri Comuni si è visto anche con i progetti di miglioramento delle vie provinciali studiati in accordo con le Amministrazioni locali. Dal punto di vista del gruppo di maggioranza di cui faccio parte non è una questione contro Città Metropolitana di Venezia. Lo scopo è voler offrire alla cittadinanza una scelta a 360 gradi del futuro del proprio Comune e quindi si guarda a Padova. Da un punto di vista di vicinanza geografica e di servizi, non di critica politica”. Sono 510 le firme raccolte, a fronte di circa 2.200 aventi diritto al voto. “Questi sono i dati. Che si tratti di un numero elevato o meno, sarà la comunità a valutare. Solo attraverso una chiara presentazione di tutte le opzioni possibili i cittadini potranno esprimersi in modo pienamente consapevole. A loro, in definitiva, spetta l’ultima parola”, conclude tra la provocazione e il cerchiobottismo Aggio.
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