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AMBIENTE
02.10.2025 - 11:46
CAVARZERE – Il consiglio comunale di Cavarzere ha approvato all’unanimità una mozione di ferma opposizione al progetto di realizzazione di un impianto di recupero e incenerimento di fanghi civili e industriali nel Comune di Loreo.
Il documento, presentato dal sindaco Pierfrancesco Munari insieme ai consiglieri Turatti, Bernello, Garbin, Frizzarin, Rusca e Fava, è stato emendato rispetto alla versione iniziale per includere il riferimento al parere negativo espresso dalla Commissione regionale VIA su un impianto analogo previsto a Porto Marghera, ritenuto un ulteriore elemento a sostegno della contrarietà del Comune. Munari ha chiarito in apertura che, pur non rientrando Cavarzere tra i comuni formalmente coinvolti nella conferenza dei servizi, la vicinanza dell’impianto ai confini cittadini comporterebbe “impatti devastanti” in termini ambientali e sanitari: “Riteniamo doverosa una presa di posizione politica netta e condivisa - ha sottolineato il sindaco, auspicando un voto unanime - Dai banchi della minoranza non è arrivata opposizione.
Pur lamentando l’assenza di una preventiva discussione in commissione, i consiglieri hanno ribadito che la loro posizione su queste tematiche è sempre stata chiara: "Non troverà certo il nostro voto contrario. Le ripercussioni di un impianto del genere sono gravi, e il sostegno va al Comune di Loreo e a tutto il Delta".
La mozione, letta in aula dall’assessore Ilaria Turatti, ha evidenziato nel dettaglio le criticità del progetto presentato dalla società Greens Large Solution Srl, che prevede la lavorazione di circa 60mila tonnellate di fanghi all’anno contenenti sostanze inquinanti come PFAS, metalli pesanti e altri composti pericolosi. L’impianto, secondo il testo approvato, sarebbe incompatibile con l’area del Delta del Po, riconosciuta come riserva di biosfera Mab Unesco e sede di habitat protetti, oltre che con le attività agricole, ittiche e turistiche che caratterizzano il territorio. Il documento approvato impegna l’amministrazione comunale a: esprimere formalmente la propria opposizione al progetto, trasmettendo la mozione a Regione Veneto, Provincia di Rovigo, Ente Parco del Delta del Po, Arpav, Ulss 5 e altre autorità competenti; sostenere iniziative condivise con enti e associazioni locali per contrastare l’impianto; coinvolgere cittadini e comuni limitrofi in attività di informazione e sensibilizzazione sui rischi legati all’incenerimento dei fanghi e alla presenza di Pfas. La votazione finale ha registrato 12 favorevoli su 12 consiglieri presenti.
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