Continua l’ormeggio selvaggio

“Una vera e propria offesa ad uno degli angoli più suggerstivi della città. La zona è invasa da imbarcazioni che ormeggiano in modo a dir poco selvaggio – si legge – problematica ormai evidente e persistente che arreca un serio danno alla fruizione del sito da parte dei cittadini e dei turisti, compromettendo la sua dignità e sicurezza. Inoltre, la presenza indiscriminata di imbarcazioni rischia di deteriorare l’area circostante, con possibili ripercussioni e danni alla struttura del monumento.”

Questo gruppo scultoreo, che raffigura la Madonna col bambino “Madonna del Sagraeto”, si trova lì dal 1837, data in cui è stato demolito il secondo palazzo municipale. Essa infatti, in origine, si trovava alla sommità della scala del vecchio palazzo pretorio. Infatti, si dice che i condannati a morte venivano fatti sostare per qualche istante davanti alla statua per un’ultima preghiera alla Madonna prima dell’esecuzione. Da qui il nome di “Refugium Peccatorum”.

Sulla situazione è intervenuta l’assessore alle partecipate Paola Orlando: “In quella zona c’è il divieto di ormeggio – spiega – e ogni volta che ci sono segnalazioni la polizia locale interviene chiedendo al proprietario la rimozione. Nel caso la richiesta non venga soddisfatta si può procedere anche d’ufficio. Interventi sanzionatori possono essere fatti solo quando il mezzo è identificabile tramite numero di matricola, anche se rimane possibile comunque la rimozione del natante. Da un recente sopralluogo l’area del Refugium Peccatorum è presente una sola imbarcazione sprovvista di motore, senza segni di riconoscimento, di cui Sst ha già intimato la rimozione. Rafforzeremo la segnaletica in modo da rendere, ancora più evidente, il divieto di ormeggio.”