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Trovato un altro "cimitero dei portafogli"

Volontari e polizia locale intensificano i controlli tra La Fenice, Rialto e Cannaregio

Trovato un altro "cimitero dei portafogli"

VENEZIA – Una vera e propria montagna di effetti personali, tra portafogli, documenti, passaporti, codici fiscali, tessere e portamonete colorati, è stata recuperata nei giorni scorsi nella zona del Teatro La Fenice, dopo che i volontari del comitato “Veneziani non distratti”, guidati da Monica Poli, hanno iniziato a ispezionare serramenti e davanzali dei palazzi a piano terra. Molti oggetti erano stati gettati via dai borseggiatori, ripuliti dei contanti, creando un altro “cimitero di portafogli” nella città lagunare.

La polizia locale di Venezia, nella sede di San Marco, custodiva all’inizio dell’anno più di 150 scatoloni di effetti personali recuperati dai volontari e dai cittadini. L’attività di contrasto ai furti e borseggi tra turisti e residenti continua senza sosta, grazie al nucleo specializzato in abiti civili.

Negli ultimi giorni sono state condotte tre operazioni tra Venezia e Mestre, che hanno portato all’arresto di sei persone e alla prevenzione di diversi furti. Il 28 settembre, intorno alle 15.20, gli agenti hanno fermato sul Ponte di Rialto un borseggiatore cinquantenne già noto alle forze dell’ordine, sorpreso a infilare la mano nella tasca interna della giacca di un turista cinese, cercando di occultare il gesto con un foulard. L’uomo, con precedenti per furto, ricettazione e indebito utilizzo di carte di pagamento, è stato denunciato.

La sera successiva, grazie a un’operazione con agenti in borghese a Piazzale Roma, sono stati intercettati tre uomini noti per furti. Saliti sul bus della linea 2 per seguire alcuni turisti asiatici, i tre hanno tentato di fuggire alla vista degli agenti. Un venticinquenne è stato raggiunto con l’aiuto di un cittadino che ha permesso all’agente di inseguirlo in scooter. Poco dopo, la denuncia di un turista coreano ha confermato il furto: l’uomo è stato denunciato per furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale insieme ai due complici, rispettivamente di 28 e 55 anni.

Il 30 settembre, infine, una pattuglia ha fermato due borseggiatrici ai piedi del Ponte degli Scalzi, a Cannaregio, che avevano preso di mira due turiste coreane. La più grande delle due, ventiquattrenne, stava aprendo lo zaino di una delle vittime mentre la complice minorenne, di 17 anni, la copriva. Anche in questo caso l’intervento immediato ha interrotto l’azione: la maggiore è stata denunciata anche per violazione di un foglio di via, mentre la minorenne è stata accompagnata in comunità.

«Il contrasto ai borseggi è fondamentale per la protezione delle persone e per la tutela dell’immagine della città», ha sottolineato Elisabetta Pesce, assessore alla Sicurezza.

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