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Venezia

Borseggiatore scoperto si difende con lo spray al peperoncino

Incredibile quello che è successo in centro storico a Venezia: l'uomo è stato però fermato e linciato dai passanti

Spray al peperoncino e borseggiatori: la nuova, feroce frontiera del crimine a Venezia

VENEZIA - Un pomeriggio qualunque a Campo San Maurizio a Venezia si trasforma in una scena di violenza improvvisa: una coppia di turisti, distratta dalle bellezze di Venezia, viene aggredita da una banda di borseggiatori. Dopo il furto dei portafogli, i malviventi non esitano a spruzzare spray al peperoncino per mettere in fuga chi tenta di opporsi, tra cui commercianti e passanti intervenuti per soccorrere le vittime. Alla fine il borseggiatore è stato fermato e preso a calci dai passanti. Questo episodio non è un caso isolato ma la punta di un fenomeno in crescita nella città lagunare, diventata teatro di furti sempre più aggressivi e premeditati.

Secondo quanto ricostruito dalle cronache locali, i responsabili – conosciuti come la banda di Santi Apostoli – si concentrano in particolare su turisti e residenti nei punti più frequentati di Venezia, come le fermate degli autobus nella tratta Mestre-Venezia e le vie più turistiche. La banda ha progressivamente affinato tattiche violente, tra cui l’uso di spray al peperoncino come arma non letale ma efficace per distrarre e allontanare eventuali testimoni o vittime che tentano di reagire.

L’escalation di episodi criminosi ha messo in allarme sia le forze dell’ordine che la comunità locale. Forte è l’attenzione delle autorità, che hanno intensificato i controlli e le operazioni di prevenzione, cercando di individuare e arrestare i membri delle bande. Recenti attività investigative hanno portato a fermi e arresti, con il sostegno di testimonianze raccolte tra i commercianti e i cittadini.

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