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veneto
07.10.2025 - 18:13
MESTRE - La Polizia di Stato di Venezia ha confiscato un patrimonio del valore complessivo di circa 500mila euro a un uomo di origini straniere, ritenuto al vertice di un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina ed eroina. I beni, già sottoposti a sequestro preventivo nel giugno del 2024 per evitarne la dispersione, sono risultati frutto di attività illecite e di un tenore di vita incongruente rispetto ai redditi dichiarati.
Secondo le indagini, l’uomo utilizzava un bar di proprietà come base logistica per l’organizzazione dello spaccio. Il locale, situato in centro a Mestre, restava spesso chiuso e contava pochissimi clienti, elementi che avevano da subito insospettito gli investigatori. Nonostante l’apparente inattività commerciale, il soggetto e la sua compagna conducevano una vita agiata, sostenuta da ingenti investimenti in immobili, autovetture di lusso e costosi monili in oro.
Nel 2023, l’uomo risultava formalmente come lavoratore dipendente del bar intestato alla compagna, ma i successivi riscontri hanno evidenziato come il locale fosse in realtà nella sua piena disponibilità e rappresentasse il centro decisionale dell’attività criminale. Qui, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si sarebbero tenuti gli incontri principali con i sodali coinvolti nella rete di spaccio.
Il Tribunale di Venezia ha quindi disposto la confisca dei beni, tra cui figurano il locale a Mestre, una villa con giardino privato a Favaro Veneto, diversi conti correnti e alcune auto di grossa cilindrata.
L’uomo, già gravato da numerosi precedenti di polizia per reati legati agli stupefacenti, è stato inoltre sottoposto alla misura di Sorveglianza Speciale per la durata di quattro anni.
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