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Regionali, Stefani ufficializza la candidatura

“I veneti davanti a nuove sfide, serve energia”

Regionali, Stefani ufficializza la candidatura

VENEZIA -  «Per me è l’onore più grande». Con queste parole Alberto Stefani ha commentato l’ufficialità della sua candidatura a governatore del Veneto per il centrodestra. «Ringrazio la coalizione per il sostegno – ha dichiarato –. Ora avanti verso il traguardo. Il 23 e 24 novembre saremo chiamati a eleggere il presidente di tutti i veneti. La nostra squadra è pronta ad amministrare la Regione, in continuità con l’ottimo lavoro di Luca Zaia».

Il deputato padovano, oggi segretario regionale della Liga Veneta, ha tracciato le priorità della sua campagna elettorale: «Metteremo davanti a tutto, anche alle logiche della politica, le necessità delle persone. Accetto questa sfida forte di un’eredità solida. Abbiamo di fronte grandi e nuove sfide – dal disagio giovanile all’invecchiamento della popolazione, dalla crisi economica alla difesa dell’ambiente e del lavoro – che meritano di essere affrontate con energia».

Stefani ha annunciato che trascorrerà le prossime settimane in mezzo ai cittadini, visitando piazze e periferie: «Voglio stringere la mano a quanti più veneti possibile e ascoltare tutti, anche chi non la pensa come me».


Chi è Alberto Stefani

Nato a Camposampiero nel 1992 e cresciuto a Borgoricco, Alberto Stefani è laureato in Giurisprudenza all’Università di Padova con lode. Dopo un percorso di ricerca accademica nel diritto canonico, si avvicina giovanissimo alla politica: entra nella Lega a 15 anni, a 20 viene eletto consigliere comunale e poco dopo guida i giovani del Carroccio prima a livello provinciale e poi regionale.

Nel 2018, a 25 anni, approda alla Camera dei Deputati vincendo nel collegio uninominale Veneto 2 – 03. Un anno dopo viene eletto sindaco di Borgoricco, rinunciando all’indennità e permettendo al Comune di risparmiare circa 200 mila euro. Dopo il mandato, favorisce la successione del suo gruppo civico, che ottiene oltre il 77% dei consensi.

Rieletto deputato nel 2022, si distingue in Parlamento per l’impegno su temi sociali come cura degli anziani, diritti dei caregiver, disagio giovanile e violenza di genere. Dal 2023 è presidente della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale.

Cattolico, vicino all’Azione Cattolica, Stefani si definisce «legato alle proprie radici e ai valori trasmessi dalla famiglia». Ha fondato “Veneto Domani”, scuola di formazione politica della Liga Veneta, che riunisce centinaia di iscritti e affronta temi di attualità come innovazione, geopolitica e tutela ambientale.

«Credo nel confronto leale tra idee – ha affermato di recente –. Non cerco nemici da abbattere, ma avversari con cui dialogare e, se possibile, costruire qualcosa insieme».

In caso di vittoria, sarebbe il più giovane governatore in carica in Italia, tra i più giovani nella storia repubblicana dopo Giorgia Meloni, nominata ministra a 31 anni.

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