VENEZIA - Una recente postilla del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ha suscitato dubbi riguardo alla possibilità di preparare caldarroste in Veneto. Nella normativa che disciplina falò, barbecue e fuochi d’artificio, sembrava infatti che la tradizionale cottura delle castagne potesse essere vietata quando i livelli di inquinamento superano i limiti consentiti.
La Regione del Veneto ha però chiarito che il riferimento alla preparazione di caldarroste da parte di operatori economici presente nel documento è frutto di un semplice errore materiale. Di conseguenza, la cottura all’aperto di caldarroste con l’utilizzo di biomasse solide resta consentita a tutti gli operatori, indipendentemente dal livello di allerta relativo alla qualità dell’aria. Rimangono invece valide le restrizioni per i barbecue che impiegano combustibili solidi e che operano all’aperto, qualora vengano superati i livelli emergenziali arancio e rosso.
Il Comune, che deve attenersi alle direttive regionali, potrà aggiornare la propria ordinanza una volta che il Tavolo tecnico zonale provinciale avrà recepito ufficialmente la nota della Regione.