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IL CASO
18.10.2025 - 17:07
Stecco (M5s) chiede le dimissioni: “Fallimento politico e città ferma da due anni”.
CHIOGGIA – Senza Energia Civica mancano i numeri in consiglio: la giunta Armelao finisce in anticipo? Le dimissioni dell’assessore Maria Rosa Boscolo Chio mettono in forte dubbio l’ulteriore apporto alla maggioranza dei consiglieri della civica che erano subentrati in maggioranza dopo la cacciata di Fratelli d’Italia.
Se non ci saranno ulteriori accordi i provvedimenti in consiglio rischiano di non passare, mettendo, di fatto, fine alla giunta Armelao con un certo anticipo rispetto alla scadenza naturale. I prossimi giorni saranno decisivi, anche perché, in queste ore, il sindaco Mauro Armelao non ha voluto assolutamente commentare le dimissioni dell’assessore Chio. Settimana prossima dovrebbe esserci un vertice di maggioranza ed è lì che si deciderà il destino dell’amministrazione comunale.
Nel frattempo, l’opposizione chiede al sindaco di dimettersi per permettere ai cittadini di tornare alle urne: “Le dimissioni dell’ex assessora Maria Rosa Chio rappresentano l’ennesima conferma del fallimento politico e amministrativo, sia di Energia Civica che dell’intero centro destra e di quella maggioranza che sta sostenuto, con ostinazione e convenienza, l’amministrazione Armelao – il commento dell’esponente del Movimento 5 stelleDaniele Stecco -. Per colpa della Chio e di Energia Civica, per mesi la nostra città è rimasta bloccata, ostaggio di giochi di potere e personalismi, mentre i problemi veri dei cittadini venivano ignorati. L’ex assessora ha avuto il suo momento di gloria, ma i risultati deludenti sono sotto gli occhi di tutti: il disastro del parcheggio di campo Canoni, chiuso per un’intera estate e sacrificato a un progetto mai realizzato, con oltre 100mila euro spesi inutilmente. Della Romea, del mercato ittico, del deposito Gpl o la tutela dell’oasi di San Felice resta solo il vuoto. Questa è la realtà di quasi due anni persi, in cui Energia Civica ha cinicamente fatto da stampella a un’amministrazione fallimentare e incapace di governare, invece di fare davvero gli interessi della nostra città. Due anni sprecati, in cui i cittadini hanno pagato le conseguenze della smania di potere di chi oggi se ne esce con la coda tra le gambe. Oggi, davanti al fallimento certificato di questo disastro, l’unico gesto di responsabilità possibile per ciò che resta di questa maggioranza ridicola è avere il coraggio di mandare a casa il sindaco Armelao e restituire la parola ai cittadini. Solo così si potrà aprire una nuova stagione per la città: fatta di serietà, competenza e rispetto per la comunità”.
In quattro anni di amministrazione, il primo cittadino ha visto allontanarsi ben sei assessori, tra defezioni e rimozioni. Il primo rimpasto risale all’inizio del 2023, quando i tecnici leghisti Pierluigi Serafini ed Elisabetta Grego furono sostituiti da due membri di partito: Angelo Mancin e Paola Orlando. Ma la vera frattura si è consumata nei mesi successivi, tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, con la rottura con Fratelli d’Italia. In quel periodo, il vicesindaco Daniele Tiozzo Brasiola fu sollevato dall’incarico, mentre Massimiliano Tiozzo rassegnò le dimissioni. A colmare il vuoto furono l’ingresso di Maria Rosa Boscolo Chio per Energia Civica e la promozione di Riccardo Griguolo per Chioggia Protagonista. Nel giugno scorso, un altro colpo: l’uscita di scena di Elena Zennaro, ex FdI poi passata all’Udc, che ha portato a un ulteriore rimescolamento delle deleghe. Ora il colpo di scena con le dimissioni dell’assessore di Energia Civica.
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