Vedi tutte
veneto
18.10.2025 - 18:06
VENEZIA - Sempre più italiani sottovalutano il rischio rappresentato dagli scontrini bancomat dimenticati vicino agli sportelli ATM, un comportamento che sta diventando terreno fertile per i truffatori. Le forze dell’ordine segnalano un aumento di frodi legate a questi fogli apparentemente innocui, che possono trasformarsi in strumenti per accedere ai dati bancari delle vittime. Bastano pochi secondi affinché un’operazione di prelievo diventi l’occasione per sottrarre informazioni sensibili, inserendosi in un contesto di raggiri sempre più sofisticati, dove ingegneria sociale e tecniche digitali si combinano per colpire chi è meno attento.
Il meccanismo della truffa è semplice ma efficace. I criminali si appostano vicino agli sportelli automatici e attendono che qualche utente dimentichi lo scontrino nel cestino o sul pavimento. Quei fogli contengono informazioni importanti, tra cui il numero parziale della carta, il saldo residuo, il codice identificativo del terminale e, talvolta, ulteriori dettagli legati all’operazione. Una volta recuperato, lo scontrino può essere utilizzato in due modi: direttamente, abbinando i dati in loro possesso per risalire all’identità del titolare e ottenere accesso al conto, o indirettamente, attraverso tecniche di social engineering. In quest’ultimo caso, i truffatori si spacciano per operatori bancari e contattano la vittima chiedendo conferma di alcune informazioni “per sicurezza”, raccogliendo così ulteriori dati sensibili da usare in frodi successive.
Le conseguenze possono essere gravi. Lo scontrino può servire come base per campagne di phishing personalizzate, in cui i truffatori inviano e-mail o sms contraffatti fingendosi l’istituto di credito e chiedendo l’accesso al conto per “bloccare un tentativo di accesso non autorizzato”. I dati possono anche essere rivenduti nel dark web o utilizzati per clonare carte di pagamento, effettuare acquisti fraudolenti o iscriversi a servizi online a nome della vittima. Tecniche più recenti prevedono persino la creazione di profili digitali falsi che, partendo dai dati dello scontrino, consentono di accedere a servizi di credito, finanziamenti o piattaforme di trading, generando un effetto domino che può sfociare in un furto d’identità completo, con gravi conseguenze economiche, legali e psicologiche.
Di fronte a questi rischi, la Polizia Postale ha diffuso una serie di raccomandazioni per proteggersi: non lasciare mai lo scontrino al bancomat, distruggerlo o conservarlo in luogo sicuro, attivare notifiche SMS o push per ogni operazione bancaria, non fornire mai dati personali o bancari via telefono o email, controllare regolarmente l’estratto conto e rivolgersi direttamente agli sportelli o ai numeri ufficiali della banca in caso di dubbi, evitando di cliccare su link sospetti.
In caso di sospetta truffa, è fondamentale agire rapidamente: bloccare immediatamente la carta tramite i numeri di emergenza, sporgere denuncia presso Polizia o Carabinieri fornendo tutti i dettagli, contattare l’assistenza clienti della banca per richiedere eventuali rimborsi e attivare ulteriori misure di sicurezza, e monitorare attentamente i movimenti bancari successivi, modificando le credenziali di accesso ai servizi online collegati se necessario. La Banca d’Italia e le istituzioni invitano i cittadini a non sottovalutare alcun segnale di frode e a mantenere alta l’attenzione anche nei gesti più quotidiani, per proteggere i propri dati e il proprio patrimonio.
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it