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Venezia inaugura il cantiere del nuovo stadio: inizia una nuova era sportiva

La posa della prima pietra segna l’avvio dei lavori del moderno impianto da 18.500 posti nel Bosco dello Sport di Tessera.

VENEZIA - Venezia si prepara a scrivere una nuova pagina della sua storia sportiva con la costruzione del suo nuovo stadio, un impianto moderno e versatile, pensato non solo per ospitare partite di calcio di Serie A, ma anche incontri di rugby e grandi eventi dal vivo. La simbolica posa della prima pietra, avvenuta martedì 21 ottobre, segna l’avvio ufficiale dei lavori accanto al palasport, già in fase avanzata di realizzazione, all’interno del vasto complesso del Bosco dello Sport, un polo multifunzionale di 116 ettari nell’area di Tessera. I lavori dello stadio sono previsti per un periodo di circa due anni.

Il progetto è stato affidato agli studi Maffeis Engineering e Populous, mentre l’esecuzione è a cura del gruppo di imprese costituito da Costruzioni Bordignon, Fincantieri Infrastrutture e Ranzato Impianti, aggiudicatario della gara d’appalto nel marzo 2024. L’ingegnere Simone Agrondi, direttore dell’Area lavori pubblici del Comune di Venezia, ha sottolineato come l’opera rappresenti una delle principali infrastrutture sportive in corso di realizzazione in Italia, un moderno stadio da 18.500 posti integrato nel contesto naturale del Bosco dello Sport.

L’architettura dell’impianto è stata pensata in dialogo con il paesaggio veneziano e con i volumi della vicina arena. La facciata, scandita da elementi verticali, crea un effetto di leggerezza e trasparenza che consente di intravedere il catino anche dall’esterno. Il podio a mezzaluna che circonda il volume principale ospiterà parcheggi e spazi di servizio, mentre la cavea, sviluppata sui lati sud, est e nord, garantirà la massima visibilità da ogni punto. La tribuna ovest sarà dedicata all’ospitalità VIP, mentre la galleria coperta a 360 gradi accoglierà servizi e aree dedicate ai tifosi, offrendo viste panoramiche sul paesaggio circostante.

Un impianto innovativo, immerso nella natura del Bosco dello Sport, capace di diventare un punto di riferimento per gli sportivi e per tutta la comunità. Per il sindaco Luigi Brugnaro, il progetto assume un valore personale: “La mia generazione non ha mai avuto impianti come questi. Oggi non c’è un solo eroe, ma una squadra che, con coraggio e determinazione, ha chiesto fiducia ai cittadini e ora mantiene le promesse. La posa di questa prima pietra è dedicata ai cittadini della Città metropolitana di Venezia, ai tifosi, agli appassionati di sport, e in particolare ai nostri bambini”.

Anche l’assessore allo sport Andrea Tomaello ha sottolineato l’importanza storica dell’opera: “Aspettiamo questo momento da oltre 50 anni. Si tratta di un’opera che pone Venezia al centro del Nordest, valorizzandola all’interno di un territorio metropolitano di grande rilevanza. Sono convinto che Venezia possa candidarsi a diventare capitale dello sport e dei giovani”. Il ministro dello sport Andrea Abodi ha aggiunto: “Il cantiere che inauguriamo rappresenta un esempio concreto di sviluppo urbano e umano, un vero intervento di rigenerazione. È un modello da seguire per tutta l’Italia”.

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