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Guida in stato di ebbrezza e commercio abusivo, si intensificano i controlli dei Carabinieri

25 le imbarcazioni controllate. Due cittadini veneziani sono stati sanzionati

Guida in stato di ebbrezza e commercio abusivo, si intensificano i controlli dei Carabinieri

VENEZIA – Durante lo scorso fine settimana, il Nucleo Natanti del Comando Provinciale Carabinieri di Venezia ha condotto un servizio straordinario di controllo del territorio nei principali canali della laguna e nel centro storico della città. L’operazione, che ha visto l’impiego di personale sia in uniforme sia in abiti civili, aveva l’obiettivo di verificare il rispetto delle norme sulla circolazione nautica e di prevenire e reprimere il fenomeno del commercio abusivo.

Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno ispezionato 25 imbarcazioni di diversa tipologia, a bordo delle quali si trovavano 52 persone. Due cittadini veneziani sono stati sanzionati per aver condotto unità da diporto in stato di ebbrezza alcolica, con multe complessive pari a 11.112 euro, mentre un tassista nautico è stato multato per circa 3mila euro perché la sua imbarcazione era priva delle dotazioni di sicurezza obbligatorie e in corso di validità.

L’operazione si è concentrata anche sul contrasto al commercio abusivo lungo la celebre Riva degli Schiavoni, dove tre cittadini stranieri sono stati sorpresi a vendere accessori di abbigliamento senza autorizzazione. Nel corso dell’intervento, sono stati sequestrati 613 articoli, tra borse, bracciali e cinture, tutti privi delle etichettature previste dalla normativa vigente. Nei confronti dei tre venditori abusivi sono stati emessi ordini di allontanamento temporaneo dal centro storico veneziano, mentre uno di loro è stato denunciato a piede libero per violazione del Testo Unico sull’Immigrazione, risultando irregolare sul territorio nazionale.

Non sono mancati interventi anche sul fronte ambientale. L’armatore di un’unità navale da trasporto è stato denunciato a piede libero per aver affondato e abbandonato la propria imbarcazione nello specchio acqueo antistante l’isola di Pellestrina, configurando un reato in materia ambientale.

I procedimenti penali relativi a tutti i soggetti coinvolti non sono ancora conclusi, e la loro responsabilità dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile. L’operazione dei Carabinieri del Nucleo Natanti conferma l’impegno costante dell’Arma veneziana nel monitoraggio della laguna e del centro storico, tra tutela della sicurezza pubblica, rispetto delle norme nautiche e contrasto alle attività illecite.

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