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Spaccio di droga e armi clandestine, padre e figlio arrestati

Sequestrati un chilo di cocaina e una pistola con matricola abrasa

Spaccio di droga e armi clandestine, padre e figlio arrestati

VENEZIA - Due arresti nel cuore della laguna per droga e armi. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Venezia, con il supporto dei militari del Nucleo Natanti e della Compagnia di Venezia, hanno fermato lo scorso 16 ottobre un 66enne e un 42enne, padre e figlio, ritenuti responsabili – a vario titolo – di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di arma clandestina, ricettazione e detenzione abusiva di munizioni.

L’operazione è scattata nel centro storico lagunare nell’ambito di un servizio mirato al contrasto del traffico di droga tra la laguna e la terraferma, con l’impiego di oltre venti militari, in uniforme e in borghese. I due uomini sono stati individuati mentre navigavano in laguna a bordo di due imbarcazioni distinte, con atteggiamento giudicato sospetto e insofferente. I carabinieri hanno deciso di intervenire, bloccando i natanti per un controllo.

Durante la perquisizione, il 66enne è stato trovato in possesso di 1,1 chilogrammi di cocaina, confezionata in un involucro di cellophane e nascosta a bordo della sua barca. Le indagini hanno permesso di accertare che il figlio, con un secondo natante, stava agendo da “apripista”, precedendo il padre per segnalare eventuali controlli e agevolare così il trasporto dello stupefacente verso il centro storico di Venezia.

Le perquisizioni domiciliari, eseguite successivamente nelle abitazioni dei due indagati, hanno permesso di ampliare il quadro investigativo. Nell’appartamento del 42enne, i militari hanno scoperto – nascosti in un incavo ricavato nella parete della cucina – una pistola clandestina di produzione ex jugoslava, con matricola abrasa, e 14 cartucce calibro 9x19, tutte detenute illegalmente.

Nell’abitazione del padre, invece, sono state rinvenute 27 munizioni dello stesso calibro, un’ulteriore cartuccia calibro 7,65, oltre a due fucili da caccia regolarmente detenuti, che sono stati ritirati in via cautelare. Le indagini hanno portato anche al sequestro delle due imbarcazioni utilizzate dai sospettati per trasportare la droga da Parco San Giuliano, a Mestre, fino al centro storico di Venezia.

Dopo l’arresto, i due uomini sono stati condotti davanti al giudice per l’udienza di convalida, svoltasi il 20 ottobre. Al termine dell’udienza, per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

Le indagini proseguono per chiarire la provenienza dello stupefacente e delle armi, oltre a eventuali collegamenti con reti di traffico più ampie. Come precisano gli investigatori, il procedimento penale è ancora in corso e la colpevolezza dei soggetti dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile.

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