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Un pomeriggio tra musica e memoria

Castello guida l’evento “Il libro è servito”

Un pomeriggio tra musica e memoria

CAVARZERE - Giovedì pomeriggio nella sede Auser di Cavarzere alle 16, il secondo appuntamento de “Il libro è servito” dedicato alla grande musica e alla memoria di uno dei più importanti direttori d’orchestra italiani del Novecento, Tullio Serafin. Protagonista dell’incontro, intitolato “Tullio Serafin, un direttore di teatro”, sarà il maestro Andrea Castello, presidente dell’associazione “Concetto armonico”, presidente dell’archivio storico Tullio Serafin, direttore artistico del festival “Vicenza in Lirica” al teatro olimpico e del Sabbioneta chamber opera festival. “Ringrazio gli amici dell’Auser e la cara professoressa Isipato per il gradito invito, che mi fa ritornare a Cavarzere scavalcando un muro che definisco troppo provinciale” - commenta Castello”.

Castello da anni si dedica alla valorizzazione della cultura musicale e alla memoria del maestro Serafin per restituire il prestigio che merita e portarlo nuovamente all’attenzione del mondo musicale, attraverso conferenze, concerti internazionali e attività divulgative realizzate anche in collaborazione con importanti istituzioni estere. Grazie a queste iniziative, il nome di Serafin è tornato a risuonare proprio nei paesi in cui il direttore d’orchestra di Rottanova ha lasciato un segno indelebile con la sua bacchetta dal 1902 al 1964. Sotto la guida di Castello, l’archivio storico Tullio Serafin fondato con i pronipoti del maestro è divenuto un patrimonio riconosciuto dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e Trentino-Alto Adige e dalla Regione del Veneto. Nel 2018, in occasione del 50esimo anniversario della morte del maestro, Castello ha ricevuto la medaglia del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nel corso degli anni Castello ha inoltre istituito il “Premio archivio storico Tullio Serafin”, assegnato a illustri personalità del mondo della lirica (Bernadette Manca di Nissa, Juan Pons, Leo Nucci) ed ha promosso il “Concorso lirico Tullio Serafin”, che giungerà nel 2026 alla sua nona edizione. Una realtà che ha permesso a molti giovani cantanti di spiccare e di calcare i palcoscenici dei più importanti teatri europei e mondiali e di debuttare nel teatro coperto più antico al mondo: il teatro olimpico di Vicenza. Alla sua attività di promotore culturale si aggiunge quella di ricercatore e divulgatore, impegnato nello studio e nel restauro dell’archivio storico Serafin, per renderlo completamente consultabile da musicologi, studiosi e musicisti. Un progetto di grande valore civile e artistico, che mira a restituire alla comunità un patrimonio di storia, arte e umanità. L’incontro del 23 ottobre sarà occasione per scoprire non solo la figura di Tullio Serafin, ma anche il legame profondo che lo unisce a molti paesi del mondo, a molti solisti (non solo alla Callas che arriva dopo 45 anni di carriera) che lui stesso fece debuttare.

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