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22.10.2025 - 17:20
VENEZIA -Il 9° Centro Controllo Area Pesca della Guardia Costiera di Venezia ha concluso una massiccia operazione di polizia ittica che ha portato al sequestro di oltre 12 tonnellate di polpi indopacifici distribuiti sul territorio nazionale, tutti commercializzati con etichettature non conformi. L’operazione segue un’intensa attività di intelligence e un precedente sequestro avvenuto a settembre, quando presso un esercizio all’ingrosso nel Veronese erano stati bloccati 1.800 chili di polpi.
Le analisi di laboratorio condotte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) hanno confermato l’illecito: i prodotti, venduti come «Octopus membranaceus» e provenienti da Vietnam e India, risultavano appartenere a specie diverse da quelle indicate sull’etichetta, configurando un caso di etichettatura ingannevole ai danni dei consumatori.
Grazie a una dettagliata attività di analisi documentale e alla collaborazione con il Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale dell’azienda Ulss 9 Scaligera, la Guardia Costiera è riuscita a identificare e tracciare l’intera partita, permettendo il richiamo dei prodotti e il loro sequestro definitivo. L’operazione testimonia la costante attenzione delle autorità al monitoraggio della filiera ittica, soprattutto per prodotti delicati come i polpi, spesso oggetto di frodi per essere venduti come prelibati moscardini del Mediterraneo.
La Guardia Costiera di Venezia sottolinea come la tutela del consumatore e il controllo della qualità del pescato rimangano priorità assolute, in particolare per le importazioni provenienti dal Sud-est asiatico, dove l’etichettatura non corretta può avere impatti significativi sulla sicurezza alimentare e sulla concorrenza leale nel mercato nazionale.
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