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CRONACA
24.10.2025 - 13:24
CHIOGGIA - Un episodio di violenza, avvenuto nel 2019, torna oggi sotto i riflettori del tribunale. Protagonisti della vicenda sono due giovani: uno di origini africane, l’altro residente a Chioggia, all’epoca dei fatti diciannovenne. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tutto sarebbe iniziato per strada, quando il ragazzo chioggiotto avrebbe rivolto pesanti insulti a sfondo razziale all’altro giovane, senza alcuna motivazione apparente se non il colore della pelle. La vittima, mantenendo la calma, aveva cercato di tutelarsi fotografando la targa dell’auto dell’aggressore per sporgere denuncia.
Ma il gesto aveva scatenato una reazione violenta: il giovane avrebbe strappato il telefono dalle mani del ragazzo e lo avrebbe colpito fisicamente. Inizialmente accusato di violenza privata e lesioni aggravate dall’odio razziale, il venticinquenne - classe 2000 - si trova ora a rispondere anche dell’accusa di rapina. La richiesta di aggravamento è stata avanzata dal pubblico ministero Ermindo Mammucci davanti alla giudice per le indagini preliminari Claudia Ardita. Il procedimento è ancora in corso e spetterà al tribunale stabilire l’esito finale. Se le accuse verranno confermate, l’imputato rischia una condanna significativa, soprattutto in presenza dell’aggravante legata all’odio razziale. L’episodio, pur risalente a sei anni fa, continua a sollevare interrogativi sul rispetto e la convivenza civile, temi che toccano da vicino anche la comunità locale.
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