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IL CASO
25.10.2025 - 12:34
Giorgio Bellemo, presidente di Ascot
CHIOGGIA - Dall’anno prossimo le barche della Guardia di Finanza faranno pagare il salvataggio in mare (che non sarà mai in discussione) a chi ha provocato maldestramente il naufragio per un errore di manovra o per chi, comunque, si è messo nei guai in mare per propria responsabilità. Una norma interessante che è inserita nell’articolo 129 della legge di Bilancio, anche se la sua finalità non è illustrata nel dettaglio nella relazione illustrativa alla manovra e che molto interessa anche alle associazioni balneari locali.
Il presidente di Ascot Giorgio Bellemo, come già fatto in passato, chiede che possano essere sanzionati anche quei turisti che fanno il bagno quando non sarebbe possibile farlo a causa delle difficili situazioni meteo.
Nelle intenzioni del governo è possibile che nel mirino ci sia anche chi organizza la tratta dei migranti lanciando il classico sos una volta che si è vicini alle acque territoriali italiane. Ma la regola varrà anche per altri casi di privati che hanno effettuato manovre azzardate o che erano distratti alla guida dei natanti.
La nuova regola infatti, confermando il dovere della Finanza di effettuare il salvataggio secondo le leggi esistenti, stabilisce che «sia dovuta la corresponsione di un corrispettivo a carico di colui che ha determinato l’evento per il quale è stato effettuato l’intervento qualora l’evento sia imputabile a dolo o colpa grave dell’agente. Si prevede, inoltre, che il medesimo corrispettivo sia dovuto anche in caso di richiesta di intervento immotivata o ingiustificata».
“Norma interessante – sottolinea il presidente di Ascot Giorgio Bellemo – e io, come ho già detto da tempo, sarei ancora più cattivo. Per analogia dovrebbe funzionare come in montagna. Se qualcuno fa arrampicate o va nei rifugi in scarpe da tennis o in sandali e poi si fa venire a prendere dall’elicottero, paga il costo della macchina dei soccorsi. Lo stesso andrebbe fatto in spiaggia. Chi se ne frega delle urla dei bagnini e dell’invito a non fare il bagno e poi mette a rischio, non solo la propria vita, ma anche quella del personale di soccorso, dovrebbe pagare tutte le spese”.
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